I bambini rifiutano il cibo

 Se gli viene detto che fa bene

 
  Quando si tratta di
 incoraggiare i bambini a mangiare alimenti sani, è meglio che i genitori non dicano nulla riguardo a quanto facciano bene alla salute, e non spieghino che mangiandoli diventeranno più forti o intelligenti. Almeno secondo una nuova ricerca condotta da Ayelet Fishbach della University of Chicago Booth School of Business: i bambini rifiutano gli alimenti nutrienti semplicemente perché sanno che sono sani. Sapendolo, danno per scontato che non abbiano un buon sapore.

  Nell’articolo, che sarà pubblicato nel numero di ottobre delJournal of Consumer Research, Fishbach e Michal Maimaran della Kellogg School of Management alla Northwestern University, dimostrano che dicendo ai bambini in età prescolare che gli alimenti li aiuteranno a raggiungere un risultato – come diventare più forti o imparare a leggere – il loro interesse nel cibo diminuisce

  «I bambini in età prescolare tendono a pensare che il cibo non può avere due scopi: non può essere qualcosa che li rende più sani e al tempo stesso qualcosa di buono da mangiare», afferma Fishbach. «Quindi, se diciamo che le carote li aiuteranno a crescere o a diventare più intelligenti, loro non vorranno mangiarle. Se vogliamo fargli mangiare le carote, basta dare ai bambini le carote e dire che sono buone, oppure non dire nulla».

I ricercatori hanno condotto 5 esperimenti con 270 bambini in età prescolare, durante i quali un ricercatore leggeva storie illustrate che narravano di una bambina che mangiava alcuni alimenti a merenda. In alcune storie era interessata agli alimenti perché le facevano bene, in altre era interessata perché il cibo era gustoso e in altre non si indicava il motivo per cui era interessata agli alimenti.

  In ogni caso, i bambini mangiavano di più un alimento quando non era indicato nessun motivo per mangiarlo, oppure quando veniva presentato come gustoso, rispetto a quanto facevano se pensavano che un alimento facesse bene alla loro salute.
«Il nostro studio si è concentrato sui bambini molto piccoli – conclude Fishbach – è importante ricordare che i bambini più grandi possono affidarsi meno al gusto quando devono decidere cosa mangiare, per via di un maggiore autocontrollo. Del resto, la maggior parte di noi conosce adolescenti che non mangiano più di sei tipi di alimenti, quindi alla fine le loro idee potrebbero essere simili a quelle delle generazioni più giovani».
Corriere Della Sera, 7 luglio 2014

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