Tutto sul primo mese di gravidanza

Primi sintomi


I segni che accompagnano una gravidanza possono essere colti e capiti dalla donna senza ricorrere al medico, il quale rimane tuttavia il solo che può soddisfare tutte le esigenze legate alla diagnosi di gravidanza.

  I segni di gravidanza possono essere di presunzione, di probabilità o di certezza.I primi sintomi o meglio i primi segni di presunzione sono di carattere generale, senza prendere il considerazione l'apparato genitale, e comprendono di solito la nausea ed il vomito soprattutto nelle prime ore del mattino. Si possono anche avvertire bruciori di stomaco, abbondante salivazione, cambiamenti nel gusto, stitichezza e quant'altro.

  Questi sintomi possono comparire molto presto vale a dire fino dalla quinta o sesta settimana. Nel tempo compariranno un aumento del volume dell'addome e caratteristiche pigmentazioni della cute sul viso, in particolare sulla fronte e alla radice del naso; sulla mediana o su tutta la lunghezza dell' addome. Le pigmentazioni della pelle appaiono di solito a partire dalla sedicesima settimana di gravidanza mentre le smagliature all'addome, alla radice delle gambe, del seno e ai glutei si mostrano nella seconda metà della gravidanza.

  I segnali di probabilità sono legati alla amenorrea o meglio alla scomparsa del ciclo mestruale. Verso la decima settimana a volte anche prima, può apparire una certa tensione al seno che aumenta anche di volume. Nello stesso tempo si verifica un aumento di intensità del colore delle areole e la pelle intorno si fa ancora più scura. Inoltre nella zona dell'areola compaiono anche dei tubercoli che rappresentano in realtà delle ghiandole sebacee aumentate di volume.

  A livello vaginale, la donna avverte, fin dalle prime settimane di gravidanza e in modo quasi contemporaneo, un aumento di leucorrea. L'aumento di volume dell'utero viene avvertito verso la decima-dodicesima settimana.

  La certezza della gravidanza avviene con la determinazione della presenza dell'embrione. Tale presenza viene confermata mediante l’ecografia, e successivamente tramite manovre ostetriche che permettono di avvertire manualmente parti del corpo del feto.

La Stampa

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