Pomodori verdi per sviluppare meglio i muscoli

I pomodori non ancora maturi permetterebbero ai muscoli di svilupparsi maggiormente e combattere l’atrofia muscolare. Lo studio che promuove il pomodoro ancora poco maturo


 
  Altro che body building e palestra. Per sviluppare bene i muscoli e combattere l’atrofia muscolare, potrebbero volerci i pomodori immaturi. Il suggerimento arriva da alcuni ricercatori dell’Università dello Iowa che, dopo avere identificato alcuni composti della buccia della mele come agente di potenziamento muscolare, ha trovato che anche i pomodori possono essere sfruttati allo stesso scopo. L’agente responsabile si chiamerebbe Tomatina
(
Tomatidine in inglese) e sembra essere persino più efficace della buccia della mela.



  L’atrofia muscolare può essere causata dall’invecchiamento o da moltissimi tipi di malattia tra cui insufficienza cardiaca, cancro o lesioni di tipo ortopedico. Le persone divengono subito deboli e stanche, e l’attività fisica viene particolarmente compromessa, così come il proprio stato di benessere psicofisico e la qualità della vita. Tale condizione, inoltre, aumenta il rischio di cadute o fratture. Le persone più colpite generalmente hanno più di sessant’anni e, nei casi più gravi, si è costretti a vivere in case di cura o passare parecchio tempo nelle strutture di riabilitazione.

  «L’atrofia muscolare causa molti problemi per le persone, le loro famiglie e il sistema sanitario in generale – spiega il dott. Christopher Adams, professore associato di medicina interna e fisiologia molecolare e biofisica all’Università dello Iowa – Tuttavia, ci manca un metodo efficace per prevenirla o trattarla. L’esercizio fisico aiuta di certo, ma non è sufficiente e non è sempre possibile per molte persone che sono malate o lesionate».

  Per tale motivo i suoi studi si sono concentrati nella ricerca di una sostanza che potesse aiutare queste persone a vivere più serenamente. Si è quindi dedicato allo studio della Tomatina utilizzando uno strumento di biologia dei sistemi chiamato “Connectivity Map”, sviluppato dal Broad Institute del MIT e dell’Harvard School. Ha così potuto scoprire che la sostanza è in grado di generare cambiamenti nell’espressione genica. Sostanzialmente, l’opposto dei cambiamenti che si verificano nelle cellule muscolari quando le persone sono affette da atrofia muscolare.

  Il team di ricerca guidato da Adams ha quindi scelto di testare gli effetti della Tomatina sul muscolo scheletrico. In primo luogo ha scoperto che la sostanza stimola la crescita delle cellule muscolari umane coltivate. Successivamente, ha provato ad aggiungere la Tomatina nella dieta dei topi da laboratorio. Dai risultati è emerso che i topi che hanno assunto supplementi di Tomatina hanno sviluppato muscoli più massicci e sono diventati anche più forti, con maggior resistenza muscolare. Ma la parte più entusiasmante è stata la scoperta che questa sostanza è stata in grado di prevenire e curare l’atrofia muscolare. I risultati complete dello studio sono stati pubblicati sulla versione online sul Journal of Biological Chemistry.


La Stampa, 14 aprile 2013


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