Più tempo davanti al computer
Allarme dei pediatri
Pioggia,
freddo e bambini passano interi pomeriggi a casa. Davanti alla tv, al
computer o a giocare con telefonino e tablet. La Società italiana di
pediatria preventiva e sociale (Sipps) lancia l'allarme “retomania”
o meglio conosciuta come Internet dipendenza.
«Sono
almeno tre i fattori che scatenano la retomania - spiega Giuseppe Di
Mauto, presidente Sipps - le psicopatologie predisponenti e i
comportamenti a rischio. Internet rappresenta un vero e proprio
rifugio per quanti hanno già una stabilità emotiva precaria,
soffrono di depressione, disturbi bipolari o ossessivi-compulsivi.
Per comportamento a rischio si aprla di un abuso delle informazioni
disponibili in rete con intere giornate passate davanti al pc
trascurando la vita reale».
La
dipendenza può determinare una serie di conseguenze sociali e
sanitarie negative: dal basso rendimento scolastico allo scarso
rapporto con la propria persona, fino all'ansia e alla
depressione.«In particolare - aggiunge Piercarlo Salari, pediatra di consultorio a Milano e componente Sipps - bisogna limitare ad uno-due ore la quantità di tempo trascorso quotidianamente on line, integrare le attività in rete con quelle reali simili come acquisti, svaghi o relazioni sociali. Mai sostituire la socializzazione reale con quella virtuale. Chiedere aiuto nel caso in cui il bambino o il ragazzo mostrassero una necessità incontrollabile di collegarsi al web».
depressione.«In particolare - aggiunge Piercarlo Salari, pediatra di consultorio a Milano e componente Sipps - bisogna limitare ad uno-due ore la quantità di tempo trascorso quotidianamente on line, integrare le attività in rete con quelle reali simili come acquisti, svaghi o relazioni sociali. Mai sostituire la socializzazione reale con quella virtuale. Chiedere aiuto nel caso in cui il bambino o il ragazzo mostrassero una necessità incontrollabile di collegarsi al web».
Il
Messaggero, 2 febbraio 2014
Nessun commento:
Posta un commento