Sequestrati 140 mila pastelli tossici per bambini

Importati dalla Cina e privi del marchio CE: sulla superficie esterna una sostanza che può causare deficit mentali e fisici

 
Cento quarantamila pastelli destinati ai bambini, anche piccolissimi, tossici e potenzialmente molto pericolosi per la salute. Sono stati sequestrati in ottocento negozi di tutta Italia dalla Guardia di finanza di Trento nell’ambito dell’operazione «Scuola sicura».

  FTALATI - I colori, importati dalla Cina e privi del marchio CE, destinati a ragazzi e bambini anche in età pre-scolare, sono stati sequestrati in 800
negozi di tutta Italia, nel magazzino della società importatrice (in provincia di Reggio Emilia) e in un container proveniente dalla Cina. I finanzieri hanno poi chiesto delle analisi chimiche: oltre 110mila pastelli fluorescenti sono risultati tossici per la presenza nella vernice esterna di una sostanza in concentrazione tale da poter causare deficit mentali e fisici nei più piccoli, pericolosa in particolare per lo sviluppo dell’apparato riproduttivo, e capace di provocare danni seri e permanenti agli organi interni, compresi effetti cancerogeni. Si tratta di ftalati di tipo DEHP, presenti a un livello tre volte superiore a quello consentito. Una sostanza che la letteratura medica ritiene in grado di produrre effetti analoghi a quelli di un ormone estrogenante: disturbi nello sviluppo dell’apparato riproduttivo maschile, danni al fegato, ai reni e ai polmoni e possibile ritardo nello sviluppo mentale dei neonati.

  DENUNCIATO - Il titolare della società importatrice è stato denunciato per il reato previsto dall’articolo 31 del decreto legislativo numero 54/2011, che, nel campo della sicurezza dei giocattoli, prevede l’arresto fino a un anno. L’operazione della Gdf era iniziata a settembre, in concomitanza con l’inizio dell’anno scolastico, con una serie di controlli a tutela del mercato e della sicurezza dei prodotti destinati a bambini e ragazzi. I militari hanno trovato, sugli scaffali di diversi supermercati del Trentino, migliaia di pastelli di produzione cinese privi del marchio CE di sicurezza, reclamizzati anche volantini promozionali di tre grandi catene distributive italiane.

  IL CONTAINER - I finanzieri, coordinati dal procuratore di Reggio Emilia Giorgio Grandinetti, hanno risalito l’intera filiera distributiva sino all’importatore e primo distributore, una nota e regolare società emiliana, che li aveva acquistati da un fornitore cinese. Quindi hanno effettuato i sequestri in tutta Italia. Il container pieno di altri pastelli tossici in arrivo via mare dalla Cina è stato intercettato al porto di La Spezia e seguito fino all’interporto doganale di Bologna, dove le Fiamme gialle lo hanno messo sotto sequestro.

Corriere Della Sera, 27 novembre 2013, pag,









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