La gravidanza e la relazione oggettuale

Roberta Mancinelli 
La gravidanza e la relazione oggettuale 
Armando Editore, pagg.176, Euro 16,00



  IL LIBRO - Fin dall'antichità la nascita ha rappresentato motivo di grande interesse sia nell'immaginario collettivo sia in quello individuale: spesso i riti hanno testimoniato concetti che razionalmente non si riuscivano a spiegare. Le recenti indagini conoscitive hanno talvolta eccessivamente enfatizzato il lato biologico dell'evento, il quale assolve un compito fondamentale per l'umanità. E' quindi necessario, secondo l'Autrice, avvalersi di una conoscenza che prenda in stretta considerazione anche l'aspetto mentale. La relazione oggettuale ha difatti inizio fin dalla vita intrauterina e un nuovo approccio clinico che tenga conto dei traguardi della psicoanalisi sulla gravidanza permette senz'altro di aiutare la donna, e di prevenire la patologia mentale.
Lo sviluppo della personalità si fonda sulla matrice madre-figlio, per cui nel primo anno di vita del bambino si parla di dualità, che rappresenta un momento determinante per lo sviluppo e la crescita della persona, momento in cui vanno sostenuti tanto la mamma quanto il bambino.

L'aspetto biologico della nascita ha sempre rappresentato motivo di grande interesse nell'immaginario collettivo e individuale, e necessario, secondo l'autrice, avvalersi di una conoscenza che prenda in stretta considerazione però anche l'aspetto mentale. La relazione oggettuale ha difatti inizio fin dalla vita intrauterina e un nuovo approccio clinico che tenga conto dei traguardi della psicoanalisi sulla gravidanza permette senz'altro di aiutare la donna, e di prevenire la patologia mentale.


  UN BRANO – "Per un bambino l'allontanamento dalla persona amata, analogamente all'adulto che ha perso la persona amata, “può renderlo pazzo di dolore”; precedentemente si riteneva che il dolore avesse una breve durata: mentre all'inizio manifesta una protesta, successivamente disperazione (piangere prima di coricarsi) ed infine il distacco. Anche l'assenza viene vissuta dal bambino nei termini della morte, poiché non comprende l'assenza. Infatti, dall'osservazione è emerso che i soggetti tra i sedici e i ventisei mesi nutrono una forte ostilità e collera per l'assenza. Allo stesso modo anche un adulto che ha appena subito un lutto ha un comportamento di protesta inizialmente contraddittorio e ambivalente, prima di giungere al distacco. Nel bambino abbiamo una fase di chiusura iniziale e subito dopo inizierà a cercare nuove relazioni, e nel caso in cui troverà una particolare figura materna ricomincerà ad attaccarsi a lei. Secondo A. Freud (1960), “in senso psicoanalitico, (…) il processo del lutto (…) vuol dire lo sforzo individuale per accettare un fatto del mondo esterno (la perdita di un oggetto di investimento) e per effettuare dei cambiamenti corrispondenti nel mondo interno (ritiro della libido dell'oggetto perduto, identificazione con l'oggetto perduto)”. É frequente che i bambini manifestino l'incapacità di mantenere il controllo degli sfinteri: tutti i bambini osservati prima della perdita ne avevano acquisito il controllo che poi hanno perso".

  INDICE DEL VOLUME – Prefazione – Capitolo primo: Genesi della teoria psicoanalitica postfreudiana – I modelli operativi in senso tassonomico – Capitolo secondo: Il primo anno di vita del bambino – Aspetti dello sviluppo psicomotorio – Sviluppo del linguaggio – Basi anatomo-funzionali del linguaggio – Cenni di puericultura – Il materiale genetico – Patogenesi – Crisi focali – Capitolo terzo: Psicopatologia delle emozioni – Il comportamento di attaccamento – Psicopatologia delle emozioni – Angoscia da separazione e varie prospettive e modelli secondo la teoria della psicoanalisti – Paura e angoscia - Collera e angoscia – La depressione e i sentimenti ad essa correlati – Il dolore – Metodologia – bibliografia – Opere – Articoli di riviste


  L'AUTRICE - Roberta Mancinelli, prima di intraprendere l'attività di ricercatrice e docente di Psicologia Sociale presso l'Università degli studi di Perugia, ha svolto la sua attività lavorativa presso vari centri consultoriali come operatore sanitario ostetrica, effettuando corsi per le gestanti di preparazione al parto e alla nascita. Ha pubblicato diversi articoli in riviste specializzate. 

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