Il periodo fertile

E. Giacchi, S. Girotto e G. Bozzo
 Il periodo fertile 
Edizioni Libreria Cortina Verona, pagg.160, Euro 20,00


  IL LIBRO - Il Seminario della Confederazione Italiana dei Centri per la RNF, tenutosi a Verona nei giorni 8 e 9 aprile 2005, dal titolo "La RNF in Italia: analisi e confronto fra i tre metodi naturali insegnati", è stato un momento davvero importante per la crescita e il futuro della Confederazione. Dopo un periodo in cui si è privilegiata la promozione di una maggiore visibilitàverso l'esterno, si è sentita la necessità di approfondire la reciproca conoscenza dei contenuti e dell'operatività del servizio di insegnamento dei diversi Metodi Naturali. Ritengo, infatti, che una maggiore conoscenza reciproca sia il punto di partenza necessario ed indispensabile per promuovere e rinforzare le relazioni, la stima e il rispetto fra di noi, favorendo, in tal modo, una sempre maggior comunione tra i vari membri e tra i rappresentanti delle tre diverse Scuole, presenti al nostro interno: la Scuola del Metodo dell'Ovulazione di Billings, la Scuola del Metodo Sintotermico CAMeN, la Scuola del Metodo Sintotermico di Roetzer".
Medua Boioni Dedè

Il periodo fecondo del ciclo femminile è stato definito “finestra fertile”, per indicare tutta una
serie di accorgimenti biologici che l’organismo umano femminile possiede per regolare, in modo naturale, la propria capacità procreativa.
"La presente pubblicazione mette in luce l'apporto offerto allo sviluppo delle conoscenze sulla fertilità umana -in termini di osservazioni cliniche e di ricerca scientifica- dai moderni metodi di regolazione naturale della fertilità (Billings Sintotermici).

Oggi siamo anche in possesso di risultati di alto valore scientifico, sulla "variabilità" statistica con la quale si presenta in natura il periodo fertile del ciclo femminile sul relativo quoziente di fecondità, proprio grazie alla disponibilità di data base ricavati dall'ampia casistica di utenti dei Centri di insegnamento dei metodi naturali.
La duplice "potenzialità" offerta dalla ricerca non solamente del "momento dell'ovulazione" ma della "probabilità di rapporto fertile" coniugale durante il ciclo è il paradigma più moderno, sul quale si confronta oggi anche una opzione di maggiore libertà e responsabilità della coppia, sia essa fertile, sia essa volenterosa di mettere in atto tutte le risorse naturali di fronte ad un ritardato concepimento, prima di iniziare con indagini e cure defatiganti
Adriano Bompiani

  UN BRANO – "Identificazione del tempo Fertile e dei tempi Sterili. Regole Applicative
di Giancarlo Stevanella
  1. Premessa
Per identificare il periodo fertile e i periodi sterile secondo il metodo Sintotermico Rotzer, Una donna deve conoscere, osservare e registrare, secondo le indicazioni del metodo, i segni e sintomi che caratterizzano il proprio ciclo.

Segni e sintomi da osservare:
  • La sensazione di ASCIUTTO (as) all'ingresso della vagina.
  • La sensazione di SENTITO NIENTE e VISTO NIENTE (/o) all'ingresso della vagina
  • La sensazione di umidità (u) che può essere avvertita subito dopo la sensazione di (as) o (/o). E' una sensazione avvertita all'interno della vagina e generalmente precede la prima comparsa di muco.
  • La presenza di MUCO (M) di qualità inferiore (biancastro, appiccicoso,denso,etc.)
  • La presenza di MUCO (MFL)-(MTV9 di qualità migliore: allungabile, filate (fl), elastico, trasparente come il vetro (TV), a chiara d'uovo (ch), etc.
  • La sensazione di BAGNATO che, se legata ad una sensazione di morbido o di liscio all'esterno della vagina, è l'osservazione più importante: bagnato/scivoloso (bs).
  • La TEMPERATURA al risveglio che, se misurata tutti i giorni del ciclo con un normale termometro a mercurio, dopo un periodo di riposo (al mattino, alla stessa ora), può evidenziare una fase bassa e una fase alta.
  • L'autoesame del collo dell'utero che può essere: duro,chiuso, basso oppure morbido, aperto e alto.
La registrazione di questi segni e sintomi su un'apposita tabella di registrazione mettono una donna in grado di poter identificare il periodo sterile pre e post-ovulatorio e il periodo fertile.
Nell'osservare la comparsa e le modificazioni del muco cervicale e le sensazioni all'interno della vagina (u) o all'esterno della vagina (as o bagnato), è l'ultimo giorno di muco di migliorare qualità o di sensazione di bagnato scivoloso.

  1. Regole per definire il periodo sterile post-ovulatorio
Verso gli ultimi giorni di muco o pochi giorni dopo, la temperatura al risveglio comincia a salire. Sono necessarie tre temperature alte il picco del muco sopra sei temperature basse per definire iniziata la fase sterile post-ovulatoria. La sterilità inizia alla sera del terzo giorno di temperatura alta quando quest'ultima è di almeno due decimi di grado superiore alla temperatura più alta delle sei basse sulle quali è stata tracciata una linea di base : REGOLA SINTOTERMICA FONDAMENTALE (Fig. 1)"


  INDICE DEL VOLUME - Presentazione (M. Boioni Dedé) - Prefazione (A. Bompiani) - La FINESTRA FERTILE - La finestra fertile fisiologica e la finestra fertile clinica (R. Ecochard) - La finestra fertile: evidenze statistiche (B. Scarpa) - IL METODO SINTORERMICO ROTZER - Fondamenti Scientifici (S. Girotto) - Identificazione del tempo Fertile e dei tempi Sterili. regole Applicative (G. Stevanella) - Condizioni e modalità per una corretta osservazione e registrazione dei segni e dei sintomi (F. Corelli) - Modalità di valutazione dell'attendibilità dell'osservazione/registrazione. Definizione dei requisiti di (L. Fracassi) - IL METODO DELL'OVULAZIONE BILLINGS - Fondamenti Scientifici (M. Campanella, L Galletto) - Identificazione del tempo Fertile e dei tempi Sterili. Regole Applicazione (E. Giacchi) - Condizioni e modalità per una corretta osservazione dei segni e dei sintomi (E. Gardi) - Modalità di valutazione dell'attendibilità dell'osservazione/registrazione. Definizione dei requisiti di autonomia (A. Saporosi) - METODO SINTOTERMICO CAMeN - Fondamenti Scientifici (M. Barbato) - Identificazione del tempo Fertile e dei tempi Sterili. regole Applicative (G. Bozzo) - Condizioni e modalità per una corretta osservazione registrazione dei segni e dei sintomi (M. Boerci) - Modalità di valutazione dell'attendibilità dell'osservazione/registrazione. Definizione dei requisiti di autonomia (M. Barbato) - Postfazione (M. Barbato) 

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