Sì, perché essere genitori
oggi non è più un destino, ma una scelta.
Senza differenze tra uomo e
donna
di Luisa Pronzato
IL RIBALTAMENTO DEL “FASCIATOIO” . Madri,
mogli, madri single, single senza figli, pensatrici, precarie (e pure uomini)
hanno raccontato visioni, incertezze e felicità. Dice Lia Celi che di figli ne
ha due: «La maternità può attendere? Certo, tecnicamente avrei potuto avere
figli a 12 anni, ma la prima l’ho generata alle soglie dei 33. Ciò che non può
attendere è un sano ribaltamento del “fasciatoio”». In pratica: «Non
chiediamoci se e quando avere figli, domandiamoci fino a quando potremo attendere
noi che gli uomini ci concedano graziosamente le pari opportunità, in famiglia
e nel lavoro». Perché in Italia il 20% delle donne non ha figli e in alcune zone
del Nord fra le laureate è madre una su due?
La maternità è ancora una priorità
del femminile? Dice Graziella Lupo Pendinelli, filosofa: «Le donne senza
figli
dimostrano che non esistono differenze assolute tra uomini e donne. La
maternità diventa così un aspetto dell’identità femminile, non un tratto
necessario». Un ribaltamento (o un’equità) proprio attraverso quel corpo delle
donne, a cui la cultura (più della natura) aveva imposto il ruolo di “unica”
genitrice. «Dobbiamo immaginare un mondo in cui ogni donna è il genio tutelare
del suo corpo», dice Adrienne Rich in Nato di donna. Personalmente non ho né
figli né mariti, non li ho mai desiderati. Stretta e ribelle a un contesto
culturale che mi pretendeva moglie e madre. Libera di inseguire i sogni di
amori e creatività. Essere madre è come essere padre: implica la scelta di
diventare genitori, adulti che creano e accompagnano le crescite di nuovi
progetti. Di vita, e non solo. E forse è su questo che l’interrogativo dovrebbe
cercare risposte. Plurali.
Gravidanze in calo?
Il 20% delle italiane non ha
figli, ma in alcune zone del Nord fra le laureate è madre 1 su 2.
Il Corriere della Sera,
31.maggio 2013, pag, 27
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