Pensare la moda dalla parte dei bimbi»
Imelde Bronzieri racconta la
sua linea fatta di emozioni speciali: «Non solo vestiti, ma anche tutela dei
più piccoli»
di Lucia Serlenga
abbia indossato e pubblicato sul suo sito i sandali Mi.Mi.Sol. acquistati da Barney’s a New York.
Nata a San Paolo d’Argon in provincia di
Bergamo - Imelde è la quarta di sei sorelle - è una self made woman. Dopo aver
lavorato in un’azienda d’abbigliamento femminile facendola classica gavetta,
nel 1980 si è lanciata in un proprio progetto insieme a Stefano Cavalleri, ex
compagno di vita e socio in affari. Il core business? Il mondo dei bambini,
dall’abbigliamento fino alla dignità e alla tutela della loro immagine. È stata
vice sindaco e assessore ai servizi sociali e alle politiche della persona
presso il comune d'origine e ha creato insieme a Daniela Brancati
l'Osservatorio sull’Immagine dei Minori che affronta il tema della convivenza
dei bambini con i media e le nuove tecnologie. Ma ha anche vinto numerosi e
prestigiosi premi.
Da oltre trent'anni pensa ai bambini. Non si è
annoiata?
«I bambini non mi stufano mai. Ogni giorno
con loro ho la possibilità di realizzare un sogno».
A proposito di vestiti cosa va insegnato ai
piccoli?
«Ai piccoli dobbiamo
insegnare ad aver cura di sé, a costruire dei ricordi perché per colpa del
consumismo tutto procede troppo in fretta».
Quali
sono i temi salienti dell'estate 2014?
«Stampe anche su seta
Mikado, un tessuto di haute couture; i
fiocchi colorati e tridimensionali che ho annodato, fatto fotografare e
stampare sui tessuti. Sembrano naif ma sono pensati. Tutto è molto fresco
quando la stampa è su jersey e su cotone e in micro dimensioni se applicata al
baby. Poi ci sono le stampe con la nostra iconica bambola di pezza Mi.Mi. nei
disegni di Gianni Ronco, le stampe floreali e i colli di gusto Masai, i
colletti di pizzo su plastica».
Lei è molto amata all'estero…
«Sono appena tornata da un viaggio in Arabia
Saudita dove abbiamo aperto due boutique: una Riad, l’altra a Jeddah. A
oggisonostatigiàinaugurati8negozi monomarca Mi-Mi.Sol. e altri due apriranno i
battenti a Dohain Quatar e a Bakuin Azerbaigian. Poi ho un grande feeling con
la Russia e in particolare con i signori Kusnirovich, proprietari dei magazzini
Gum e della società Bosco di Ciliegi. In occasione delle celebrazioni dei 120
anni dei magazzini Gum ho realizzato un'edizione speciale della nostra MiMi».
Ed è contenta della nuova vita?
«Ora ho più tempo per me, posso viaggiare e
fare ricerca. Sto aprendo un nuovo ufficio in un palazzo dei '600 a Bergamo
mentre la produzione è realizzata in Puglia dalla Gimel e le calzature da
Montelpare nelle Marche».
I
suoi prodotti sono anche costosi..
«Hanno il giusto valore. Ci
sono Paesi con un potenziale di spesa più alto che da noi. Per questi realizzo
prodotti eccezionali con materiali molto ricchi ma in forme moderne utilizzando
due etichette: l'Indigo Label, una mini couture in materiali più preziosi e la
Sand Label per prodotti in materiali più pratici».
Cosa
consiglia alle donne che vogliono arrivare ma non riescono?
«Di portare avanti i propri
progetti, non vergognarsi di fare lobby e crederci».
il Giornale, 27 giugno 2013, pag, 32
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