di Chiara De Ranieri
Sono stata in attesa oltre 2 ore in mezzo ad
una cinquantina di persone, tutte codice verde come me, che tossivano,
starnutivano. Pur avendo segnalato all’infermiere che ero incinta quasi all’8
mese e in gravidanza a rischio, non mi è stata assegnata alcuna priorità. Dopo
oltre 2 ore di attesa ho preferito il danno minore e sono tornata a casa.
La
mia domanda è questa: perché in sala prelievi e al Cup, disabili e donne in
gravidanza hanno un accesso
preferenziale mentre al Pronto soccorso no?
Piuttosto «create» un codice colore rosa dedicato alle donne in gravidanza che
presentano problemi diversi da quelli ginecologici.
la Repubblica, 2 gennaio
2013, pag, 28
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