Non sarà ammalata?

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Gianni Bona
Direttore Dip. Salute Donna
e Bambino Az.-Osp. Un. Maggiore, Novara
La sudorazione notturna in un bambino può
essere un’evenienza fisiologica dovuta a un aumento del tono vagale
parasimpatico durante il sonno. Il sistema nervoso autonomo (simpatico e
parasimpatico) mantiene l’equilibrio neurovegetativo dell’organismo. L’attività
vagale (parasimpatica), in particolare, favorisce la digestione e
l’assorbimento intestinale, regola lo svuotamento della vescica, rallenta il
battito cardiaco, stimola la secrezione delle ghiandole lacrimali, salivari e
sudoripare. Quando il sistema nervoso parasimpatico viene eccitato si verifica
un aumento della sudorazione. I centri nervosi termoregolatori provocano un
aumento della sudorazione ogni qualvolta occorra ridurre la temperatura
corporea. Tale circostanza può verificarsi quando si alza la temperatura
ambientale, quando si fa attività fisica o quando non c’è un’adeguata
dispersione di calore per innalzamento della temperatura o dell’umidità. La
sudorazione può verificarsi anche per stimolazioni di tipo psichico, oppure può
essere dovuta a tossine, virus o batteri. Febbre, perdita di peso inspiegata e
sudorazione notturna possono talvolta essere un segno di malattia tumorale nel
bambino.
Alcuni farmaci, inoltre, possono determinare
eccessiva sudorazione: in particolare i farmaci antipiretici (per abbassare la
febbre) oppure farmaci antidepressivi. Nel bambino le più comuni cause
patologiche da escludere sono: apnee ostruttive, russamento o pavor notturnis
(terrore del sonno), malattia da reflusso, alterazioni glicemiche e patologia
tiroidea. Nella Sindrome delle apnee ostruttive del sonno, si ha frammentazione
del sonno e stato di agitazione in corrispondenza degli eventi
"apnea-risveglio"; nel reflusso si può avere risveglio con pianto
notturno, stato di agitazione; cibi molto piccanti o un carico eccessivo di
carboidrati (complessi, come quelli della pasta, o semplici, come gli zuccheri)
possono indurre sudorazione per i meccanismi biochimici ed ormonali che si
attivano per ridurre l’iperglicemia indotta dai troppi zuccheri; nelle
patologie tiroidee, infine, si ha un’eccessiva produzione di ormoni tiroidei
che determinano ipersensibilità al calore.
Una buona anamnesi (raccolta della storia,
dei sintomi e dei segni del paziente ndr) da parte del pediatra e gli esami di base
possono aiutare a escludere le cause principali di sudorazione notturna. In
particolare gli indici di infiammazione (emocromo, Ves, Pcr) permettono di
escludere un’infezione o un tumore; gli esami ormonali (glicemia, ormoni
tiroidei) malattie endocrino-metaboliche; mentre una buona anamnesi e una
valutazione clinica chiariranno la presenza o meno di pavor o apnee notturne o
un sospetto di malattia da reflusso. Eventuali esami specifici sierologici o
strumentali saranno a discrezione del medico. Intanto consiglio di mantenere la
temperatura ambientale non oltre i 19-20 gradi, non coprire troppo la bambina,
non usare materiali sintetici a contatto con la pelle, preferire per la piccola
una cena leggera, riducendo l’eccesso di zuccheri (latte con miele prima di
dormire o simili), e idratarla bene durante il giorno.
Corriere della Sera, 17
Marzo 2013, pag, 55
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