di Adnkronos Salute

"L'insonnia è figlia di varie cause: può
essere legata a disturbi del fegato o delle ghiandole surrenali, allo stress,
ai farmaci o anche a squilibri alimentari. In base alle cause, esistono
alimenti che possono aiutare a superare il problema, e altri da ridurre o
evitare in particolari ore, per non peggiorarlo", spiega Sbardella. Nel
caso di problemi legati a disturbi epatici è utile "non sovra eccitare il
fegato con i formaggi, soprattutto la sera. Questo è un alimento che chi soffre
d'insonnia dovrebbe evitare - raccomanda il nutrizionista - Meglio optare per
carboidrati e farinacei, ricchi di triptofano, un precursore della serotonina,
davvero prezioso per il sonno. Bene dunque pasta all'arrabbiata o pizza, purché
sia ben fatta - e non continui a lievitare anche una volta mangiata - e senza
mozzarella, abbinate a un contorno e magari anche al dolce", perché gli
zuccheri aiutano il riposo.
Bene anche "il latte caldo con il miele,
ricco di triptofano. E persino il cacao, che però - avverte il medico -
dovrebbe essere amaro e va assunto intorno alle 17.30, non dopo, perché per la
trasformazione del triptofano in serotonina occorrono 3-4 ore". In caso di
insonnia legata a disturbi delle "ghiandole surrenali o del fegato, il
problema si manifesta con risvegli tra l'una e le tre di notte, mentre se il
colpevole è lo stress, spesso si fatica ad addormentarsi e ci si sveglia
intorno alle 4-5 del mattino. In questo caso - conclude - è importante evitare
l'alcol, che affatica il fegato e fa salire la pressione, e ridurre
drasticamente carne rossa, uova, capperi e pasta di grano duro: meglio riso,
farro e alimenti che contrastano la ritenzione idrica, come finocchio, cicoria
e cipolla".
Il Sole 24 ore, 7 novembre
2012, pag
Nessun commento:
Posta un commento