Acido folico in gravidanza è davvero utile e perché?


di Marta Fumini

  Vorrei sapere qual è la funzione dell’acido folico in gravidanza e in quale periodo si deve assumere per evitare certe malattie al feto.

Prof.ssa  Anna M. Fulghesu Resp. Patologia Ostetrica, Univ. Cagliari

  L’acido folico è un antiossidante naturale, in natura presente nell’insalata fresca e in altri vegetali ed è indispensabile in gravidanza. Una lieve carenza infatti può causare un accumulo di sostanze ossidate: questo stato può condurre ad alterazioni cellulari, in particolare del sistema nervoso dell’embrione in formazione nel periodo iniziale della gravidanza, e portare a difetti del tubo neurale in seguito con aborti spontanei o gravi malformazioni fetali. La causalità della patologia per carenza di acido folico è dimostrata sopra ogni dubbio, e per questo motivo la supplementazione  pre e post inizio gravidanza è importante per tutte le donne in età riproduttiva. 

  Se poi sono presenti altri fattori di rischio, come anemia, anemia mediterranea, alti valori di omocisteina circolanti, supportare da subito con acido folico è doveroso. In seguito, ovvero nel 2°/3° trimestre, l’introduzione di acido folico è indispensabile per contrastare il grosso consumo da
parte del feto e dunque prevenire l’anemia materna. La dose minima è presente in tutti gli integratori, in caso di fabbisogno aumentato possono servire dosi maggiori, ed in caso di stato di portatore sano di anemie genetiche, talora è necessaria la terapia infusionale.

La Repubblica, 13 novembre 2012, pag, 34

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