Sanità Finora solo il 20 per
cento delle strutture offriva questo servizio alle pazienti
I
E la Ue dichiara guerra al
fumo
Cambiano i «livelli
d’assistenza». Proteste per 1.000 nuove sale poker
di Margherita De Bac
Da cinque anni ci stanno lavorando. E
l’elenco non è ancora finito. Oggetto di modifiche, innesti, cancellazioni.
Sono i Lea, i livelli essenziali di assistenza, le prestazioni che devono
essere assicurate ai cittadini in tutta Italia gratuitamente, a prescindere
dalle scelte di ogni singola Regione. Circa 6.000 voci su cui si sono
avvicendati i tecnici di tre governi. Ora entro il 31 dicembre l’atteso albo
vedrà la luce, ultima sfida del ministro della Salute Renato Balduzzi. E tra le
nuove arrivate c’è l’epidurale, il parto indolore, oggi offerto da una
minoranza di ospedali.
Nella lista anche 109 malattie rare.
Tradotto: cure rimborsate automaticamente a circa 20 mila persone colpite da
patologie genetiche a bassissima incidenza. Lo stesso vale per i dipendenti del
gioco d’azzardo, i ludo patici, le vittime dei giochi d’azzardo, circa 800 mila
secondo le stime. Un successo quest’ultimo ridimensionato dallo smacco del
subemendamento al decreto sulla stabilità approvato martedì notte in Senato.
Prevista l’apertura di 1.000 sale poker e il rinvio delle norme che introducono
restrizioni sulla pubblicità. Se ne riparla a giugno 2013. Una «vergogna» come
titola il quotidiano Avvenire in un editoriale del direttore Marco Tarquinio.
Balduzzi è molto contrariato: «Iniziativa corsara. Sono sconcertato, il
fenomeno ha un impatto sanitario enorme. Il governo difende il senso
complessivo del decreto dall’assalto delle lobby». Massimo Passamonti,
presidente Confindustria Sistema Gioco respinge le accuse: «La responsabilità
non è nostra. Siamo già pronti con i cartelli che avvertono sui rischi per la
salute».
Il lavoro sui Lea non è finito. Altre
prestazioni ne usciranno o verranno ridimensionati i criteri per diventarne
beneficiari. Più cure per la celiachia che viene «promossa» da malattia rara a
cronica.
L’epidurale (termine corretto perimidollare)
era già entrata nell’olimpo delle prestazioni gratuite durante il governo
Prodi, ministro della sanità Livia Turco. È mancata la copertura finanziaria e
la rivoluzione è rimasta sulla carta tanto che adesso appena 2 strutture
pubbliche su 10 offrono questo tipo di anestesia che silenzia il dolore del
parto.
Una svolta, secondo Danilo Celleno,
coordinatore nazionale degli anestesisti ostetrici: «I centri pubblici dovranno
organizzare delle squadre ben preparate. Al Fatebenefratelli di Roma il 97%
delle pazienti fanno il parto indolore gratis». «Non si poteva più aspettare.
Una scelta di civiltà», commenta Francesca Merzagora, presidente
dell’associazione Onda. A Bruxelles l’attenzione
è concentrata alla lotta contro il fumo. La Commissione europea ha proposto
l’obbligo di pacchetti con scritte ancora più esplicite sulla dannosità delle sigarette
che dovrebbero coprire il 75% dello spazio. Vietate inoltre le sigarette
sottili, quelle con aggiunta di aromi come mentolo o vaniglia, i pacchetti da
dieci. Le norme potrebbero t r o va re applica zione nel 2015-16.
Corriere della Sera, 20 dicembre
2012, pag, 27
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