Non è solo l'organismo della futura madre a
influenzare il feto che porta in grembo: uno studio del Tufts Medical Center
(Boston, Usa) pubblicato su Biology of Reproduction spiega infatti che,
durante la gestazione, alcune cellule del feto migrano nell'organismo della
futura mamma, e lì permangono anche dopo il parto. Gli studiosi, diretti da
Diana Bianchi, hanno messo in evidenza che in particolare nei polmoni delle
topoline incinte esaminate sono stati ritrovati tre tipi di cellule provenienti
dal feto: i trofoblasti (la cui principale funzione è quella di dare origine
alla placenta e agli annessi embrionali), le cellule staminali mesenchimali
(che hanno la capacità di auto-rinnovarsi e differenziarsi continuamente in
cellule specializzate) e le cellule del sistema immunitario.
Il passaggio di cellule da figlio a madre
«pensiamo possa essere un modo per rendere il sistema immunitario materno
tollerante al feto», spiega Bianchi. Il rilevamento di trofoblasti e di cellule
del sistema immunitario nel polmone materno «potrà facilitare studi futuri
legati allo sviluppo della tolleranza immunitaria e delle complicanze correlate
alla gravidanza, come la
preeclampsia - scrivono gli autori dello studio -. Inoltre la presenza e la persistenza di cellule staminali mesenchimali negli organi materni potrà avere implicazioni per la salute materna a lungo termine dopo il parto».
preeclampsia - scrivono gli autori dello studio -. Inoltre la presenza e la persistenza di cellule staminali mesenchimali negli organi materni potrà avere implicazioni per la salute materna a lungo termine dopo il parto».
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