Ossessione figlio su misura. Ora scegli il sesso con la dieta

Tra scienza e fantascienza. Alla ricerca della famiglia «perfetta»

In un libro i consigli alimentari per «programmare» un maschio o una femmina

È l’ultima trovata pseudo-naturale per selezionare il bebè secondo i propri desideri

di Eleonora Barbieri

  Alla fine sembra semplice, e così innocuo. Basta aggiungere un po’ più di sale, mangiare salmone affumicato o bere più latte e il bebè arriverà come per magia maschio o femmina, a seconda dei desideri. Certo, con una probabilità non totale, ma quasi: l’87 per cento di possibilità di ottenere il sesso preferito, un maschio dopo due femmine, per esempio, come nel caso di Françoise Labro, giornalista e co-autrice del libro Scegli il sesso del tuo bambino di François Papa, ginecologo francese specializzato nel «metodo naturale basato sull’alimentazione», come spiega il sottotitolo (il volume è da poco uscito in Italia ed è pubblicato da Sperling & Kupfer).
  Insomma Labro racconta: «Trent’anni fa mi sono lanciata nella più entusiasmante delle avventure: scegliere il sesso del mio futuro figlio con il metodo alimentare». Labro ha avuto il bimbo che sperava. Una «meravigliosa esperienza» spiega, e non si capisce bene se si riferisca al figlio, o al fatto di essere riuscita (almeno nelle intenzioni) a indirizzarne il destino (sessuale). Del resto secondo Labro non c’è nulla di strano, anzi, da secoli le coppie tentano di influenzare il corso della natura e selezionare un figlio su misura. In passato succedeva per questioni dinastiche, di dote, di mentalità; oggi invece - parola dell’esperto - prevale «l’interesse di mamma e papà di garantire al bambino le migliori chance per il futuro». Davvero il sesso è una chance per il futuro? E davvero è segno di «interesse» al bene del figlio da parte dei futuri genitori? Il metodo proposto da Papa si avvale dell’ombrello del «naturale» e quindi si potrebbe pensare: in fondo, che male c’è? Tanto vale tentare. È un po’come mangiare la pizza per accelerare le doglie, o come  seguire le
vecchie leggende sui legami fra sesso del nascituro e giorni del concepimento, fasi lunari, tipo di rapporti o altre tecniche più o meno folcloristiche (come pizzicarsi il testicolo sinistro per avere un maschio, oppure mirare l’ovaio destro...). In questo caso è una questione di sali: sodio e potassio (e via di conseguenza sul resto del menu) per chi vuole un maschio, calcio e magnesio per la femmina. Niente di che, alla fine: al massimo si accumulerà un altro po’ di cellulite. Ma anche se il metodo è «naturale», è davvero così «naturale» determinare il sesso di un figlio? Perché in alcune cliniche private, per esempio negli Usa, le coppie possono decidere se avere un maschio o una femmina, grazie alla diagnosi preimpianto.

  Ci sono banche del seme che propongono il curriculum dei donatori: belli, intelligenti, biondi, atletici, occhi verdi, propensione per la musica, per l’arte, per la matematica. C’è un istituto inglese che ha inaugurato la «lotteria degli ovuli» e c’è perfino una clinica, a Los Angeles, che ha selezionato una lista di donatori sosia delle star del cinema, per un figlio che (forse) somiglierà a Johnny Depp o a David Beckham. Et voilà. Il figlio su misura non è più un incubo futuristico, è un’ossessione che le tecnologie (nate per la prevenzione) possono soddisfare, potenzialmente, in modo sempre più preciso. E ch e continua dopo la nascita, con la pretesa di crescere figli più perfetti della perfezione.

  Mangiare un po’ di tonno in scatola o qualche lampone non è un’operazione da eugenetica nazista, per carità. Non è neanche la selezione sessuale brutale che avviene in paesi come India o Cina. Ed è vero che è molto comune desiderare un maschio o una femmina, ma è ancora difficile credere che sia «naturale» scegliere il sesso del proprio figlio.

Le «tecniche»

  Il giorno – Secondo una convinzione diffusa, per avere un maschio bisognerebbe concepire prima dell’ovulazione (o nel giorno coincidente), mentre la femmina andrebbe concepita dopo.

  La luna - Secondo molte credenze le fasi lunari hanno un ruolo sia nel determinare il parto, sia il sesso del nascituro: la fase crescente «favorirebbe» la femmina, quella calante il maschio.

 I Sali - Secondo le teorie che legano alimentazione e sesso del bebè, l’abbinata sodio-potassio favorirebbe la nascita del maschio, quella calcio-magnesio delle femmine.

  I calcoli - Un metodo ottocentesco prometteva di determinare in modo «certo» il sesso del figlio in base al calcolo dei periodi di ciclo mestruale avvenuti dopo il parto precedente.

  Gli spermatozoi - La selezione degli spermatozoi è ancora allo studio. In ogni caso le tecniche  sperimentate separano gli spermatozoi «x» (per avere una femmina) dagli «y» (per il maschio).

  Gli embrioni - La diagnosi preimpianto consente, attraverso l’esame dei cromosomi, di sapere con certezza il sesso dell’embrione che verrà impiantato. Ma non tutti i Paesi la consentono-

  IL POTERE DEI SOLDI - In alcune cliniche Usa si può decidere se avere un bimbo o una bimba.

  il Giornale. 22 giugno 2012. Pag, 18
  

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