Claudia Gold
I pensieri segreti dei bambini
Guardare il mondo dal punto di vista dei figli
per
capire disobbedienze, paure e capricci
Sperling & Kupfer,
pagg.226, Euro 16,00
IL LIBRO – Un approccio sensibile e
intelligente, senza dogmi o regolette, che ogni genitore potrà modulare su
di sé e sul proprio bambino.
“Il mio obiettivo è aiutarvi a sviluppare un
nuovo modo di pensare vostro figlio, un nuovo modo di stare con vostro figlio. Cosa
fare sarà una conseguenza naturale. Il dottor Benjamin Spock diceva ai
genitori: Fidatevi di voi stessi’. In questo libro ripercorreremo insieme, come
faccio nel mio studio, i momenti clou di situazioni difficili in cui voi e
vostro figlio siete ai ferri corti, proprio perché troviate la fiducia in voi
stessi. Dopo aver letto il libro, saprete cosa significa “tenere il bambino
nella mente’ ed elaborerete un nuovo modo di stare con vostro figlio, un modo
che ne favorirà il sano sviluppo emotiva.
La trama di
I pensieri segreti dei bambini. Guardare il mondo con gli occhi dei nostri
figli per capire disobbedienze, paure e capricci
Claudia
Gold, pediatra e psicologa, ha ascoltato migliaia di genitori raccontare le
difficoltà a gestire i capricci e le paure dei loro bambini, i litigi tra
fratelli, i problemi di sonno, le crisi di pianto nel momento di lasciarli
all'asilo o a scuola, fino agli scontri dell'adolescenza. Le domande di tutti
erano identiche: perché mio figlio fa così? Cosa dobbiamo fare? Cosa sbagliamo?
Per rispondere a questi interrogativi l'autrice è partita da un metodo molto
semplice: mentre papà e mamma discutevano con lei, ha studiato le reazioni dei
figli. È vero infatti, come si sente dire, che "i bambini sono
spugne", in grado di assorbire parole ed emozioni anche quando sembrano
non prestare attenzione. Manifestare rabbia, delusione, tristezza, nervosismo
senza questo tipo di empatia può gettare i piccoli in uno stato di insicurezza
che provoca una serie di comportamenti "problematici". Questo libro,
nato da un'esperienza ventennale e basato sulle più recenti ricerche
scientifiche, non fornisce risposte automatiche su come agire. Spiega, invece,
quanto sia fondamentale saper esprimere le nostre emozioni nella maniera
giusta, e come aiutare nostro figlio a gestire e contenere le sue, favorendo
così il suo sviluppo mentale e la percezione di sé. Una lettura preziosa che ci
insegna a guardare il mondo con gli occhi dei nostri figli, a intuire i loro
pensieri, ma anche a inventare un nuovo modo di occuparci di loro.
UN BRANO – “Convivere con le “coliche”:
tenere il neonato nella mente.
Le infermiere la sanno lunga. “Questa sarà un
osso duro”, mi dissero quando arrivai alla nursery dell’ospedale per visitare i
bambini nati la notte precedente. Anna era tra loro. In un attimo passava dal
sonno a un pianto intenso, forte e disperato. Poi si addormentava altrettanto
rapidamente. Lo vidi con i miei occhi quando, dopo averla esaminata, avvolsi il
suo corpicino urlava in una coperta e cominciai a camminare su e giù per la
nursery tenendola tra le braccia finché a un certo punto cadde in un sonno
profondo. Gli altri neonati, invece, aprivano gli occhi, si muovevano,
lanciavano una serie di gridolini, qualcuno piangeva soltanto quando gli
esaminavano le anche, per poi calmarsi subito dopo. Quando andai a trovare
Helen, la mamma di Anna, lei confermò l’impressione che avevano avuto le
infermiere. “Piange sempre.” Ne settimane e nei mesi successivi, ebbi modo di
parlare molto con Helen e di seguito il suo tentativo di capire la sua piccola
creatura, nonostante l’estenuante nebbia che avvolge una mamma nelle prime
settimane in cui deve prendersi cura del figlio appena nato.
A causa del sonno arretrato, Helen si sentiva
sopraffatta e talvolta persino depressa. Assistere ai momenti in cui Anna era
irrequieta e contenere la madre non fu semplice. Helen aveva bisogno di grande
sostegno, da parte del marito e da parte mia nell’ambito del nostro percorso
terapeutico, per convincersi che l’irrequietezza di Anna non significava che
lei fosse una cattiva mamma. Helen notò che se riusciva a mantenere la calma
nei momenti critici di Anna, anche la bambina aveva minore difficoltà a
calmarsi”.
INDICE DEL VOLUME - 1. “La minestra non c’era
niente”: tenere il bambino nella mente – 2. Consolidare la base sicura:
ascoltare i genitori – 3. Convivere con le “coliche”: tenere il neonato nella
mente – 4. Gestire il sonno: tenere il bebè nella mente – 5. Disciplina e
limiti: tenere il bambino che impara a camminare nella mente – 6. Ansia da
separazione e comportamento “esplosivo”: tenere in età prescolare nella mente –
7. Apprendimento e socialità: tenere il bambino in età scolare nella mente – 8.
Sostenere la ricerca dell’identità: tenere l’adolescente nella mente – 9. Oltre
i farmaci – Ringraziamenti – Note – Siti utili – Indice analitico.
L’AUTRICE - Claudia Gold,
pediatra e psicologa, assiste i genitori quando i piccoli manifestano problemi
di sonno, capricci, litigi, aggressività, e in anni di pratica ha messo a punto
un approccio originale ed efficace: insegna ai genitori a guardare il mondo e
se stessi con gli occhi dei loro figli e a non dimenticare mai che i bambini
"assorbono" ogni nostra emozione e parola.
Attraverso casi ed esempi
concreti dimostra come questo tipo di metodo faccia sentire al sicuro i
piccoli e ridimensioni ogni loro crisi.
Nessun commento:
Posta un commento