Elena Liotta
L'alba del gioco
Psicologia della prima infanzia e il Sandplay di
Dora Kalff
Magi Edizioni, pag.232, Euro 22,00
IL LIBRO – È assai verosimile, sostiene l’autrice, che l’unico gioco degno oggi di
tale nome sia quello reso possibile nei servizi educativi per l’infanzia. Poi
si passa dritti alla scuola dell’obbligo e alla «ricreazione». Tra la tv e una
miriade di giocattoli, il gioco – nell’unico periodo della vita in cui potrebbe
essere davvero libero e creativo – sta scomparendo a favore di altre attività
di intrattenimento che rendono i bambini sempre più passivi. Il gioco va,
dunque, protetto e riconosciuto come attività in pericolo di estinzione.
In questo libro il gioco viene posto simbolicamente al centro di un discorso
educativo più ampio, risalendo alle sue origini, alle prime scoperte dei
bambini, ai loro sguardi meravigliati, alla loro gioia trasparente. L’autrice
ci parla dell’alba del gioco come del preludio della vita, e per farlo sceglie
una metodica esemplare: il Sandplay di Dora Kalff.
L’intento principale del testo è quello di riaccendere l’interesse per la
riscoperta dell’immaginario e per le professioni di cura che si assumono la
responsabilità di altri esseri umani nelle fasi più delicate della vita.
«Quando poi lo spazio del gioco viene offerto anche agli adulti», sottolinea Andreina
Navone nella presentazione del volume, «siamo portati a riflettere su un
leitmotiv ormai diffuso, cioè quello dell’attenzione da dedicare al bambino che
è in noi».
Attraverso la chiave del gioco, diventa accessibile e fruibile la realtà
affascinante e la delicatezza dei primi anni della vita dell’uomo di cui la
specificità si manifesta – a ben pensare – a ogni nuovo inizio, a ogni nuova
fase della vita che ci mette di fronte all’ignoto.
UN BRANO – “18-24 mesi: verso i 2 anni
In questi mesi il bambino lavora ad affinare
le sue capacità acquisite precedentemente. Rispetto allo sviluppo motorio ha
maggiore capacità nella coordinazione, nella forza e nell’autonomia e continua
a lavorare, incessantemente, nella direzione dell’indipendenza.
Cambia posto agli oggetti per un fine,
pulisce e spolvera, apparecchia la tavola, si arrampica con sicurezza.
Il gioco ha una durata maggiore e si fa più
complesso, il bambino ha raggiunto la “costanza dell’oggetto”, cresce
nell’attività imitativa e inizia a cimentarsi nel gioco simbolico: finge che
certi oggetti siano altri.
Nuove
capacita di parole. Il linguaggio con cui si esprime è sempre più
articolato e arricchito da nuove parole che appaiono improvvisamente in una
vera e propria esplosione verbale. Con la stessa enfasi con cui esperimentava i
primi passi.
Ha bisogno di esercitazioni nel linguaggio:
provare a parlare significa esercitare la ragione e di trovare le parole
appropriate per riuscire a farsi capire. In questa fase di sensibilità
all’apprendimento, è proprio offrire loro più occasioni possibili di esercizio
e di ascolto accogliere e dialogante. Qualora il bambino o la bambina
rimanessero abbandonati a se stessi o proprio a lungo silenzio, si può correre
il rischio di ritardi nello sviluppo del linguaggio.
Canzoncine
e filastrocche. Nello stesso
periodo, i bambini appaiono interessati alla musica, specialmente ai brani
cantati. Questa attività è molto è molto utile per incrementare lo sviluppo del
linguaggio. Il bambino si diverte ad ascoltare e cantare filastrocche e
canzoncine, ripetendole anche molte volte”.
INDICE DEL VOLUME – Presentazione di Andreina Navone – Introduzione
– Ringraziamenti – I. La prima
infanzia nella società globale – A casa, in famiglia – Pre-scuola, scuola,
società – II. Sul gioco e sul giocare – Gioco,
sviluppo della mente e relazione – Uso terapeutico del gioco – Gioco, natura e
immaginazione – Dora Kalff e il Sandplay
- III.
Giochi e attività educativa nel servizi per l’infanzia – Cestino dei tesori
e gioco euristico – Lettura e narrazione – Scarabocchio e disegno – Pittura e
colore – IV. Bambini e bambine fino ai 3
anni in contesto educativo – Caratteristiche e requisiti psicofisiologici –
0- 12 mesi: il primo anno di vita – 12–18 mesi: un anno e mezzo – 18-24 mesi:
verso i 2 anni – 24-36 mesi: verso i 3 anni – Brevi cenni sugli anni
successivi: 4-5 anni – Psicologia del profondo, prima infanzia e altri saperi –
V. Creatività, arte e sandplay - La funzione creativa – L’emergenza della
creatività – Uso e riempimento dello
spazio – Caos, armonia e sviluppo del Sé – La mano: un’intelligenza periferica
– Dalla mano al simbolo e viceversa – Archetipi, tra universalità e
individualità e individualità – Luce o opacità. La passione per il riflesso e
il brillio – Simboli – VI. Esperienze con il Sandplay:
I bambini bambini e le bambine giocano - Cosa viene osservato durante
il Sandplay
gioco dai bambini? – Prime sabbie – Sequenza di nove sabbie – Questioni di
genere? – VII. Esperienze con il Sandplay: anche le educatrice giocano –
Comune di Orvieto: servizi per l’infanzia – Comune di Città della Pieve: Asilo
nido “L’albero del merlo” – Comune di Roma: tre Asili nido (“La Girondola”, “Lo
Scarabocchio blu”, “La Maisonnette”, ora “Goghligo”) – VIII. Sandplay: al nido
- L’istruzioni per l’uso – La sabbiera –
Gli oggetti – Lo svolgimento delle attività individuali o di gruppo – IX. Gli adulti e il risveglio dei ricordi –
Per non concludere – Bibliografia
L’AUTRICE – ELENA LIOTTA,
psicoterapeuta, analista junghiana, svolge funzioni di formazione, supervisione
e consulenza nelle aree sociali, educative e sanitarie, privilegiando la
scuola, i servizi per la prima infanzia e quelli dedicati alle donne e agli
immigrati. Si occupa anche del rapporto tra ambiente e stili di vita nella
società globale. L’uso del Sandplay le ha permesso di introdurre nella
psicoterapia la sua passione per l’espressione creativa.
È autrice di molti volumi, tra cui ricordiamo Educare al Sé. Formarsi
per incontrare i bambini; Anima e Terra. Il valore psichico del luogo; A modo
mio. Donne tra creatività e potere, tutti editi per i tipi delle Edizioni
Magi, casa editrice presso la quale dirige la collana «Parole d’altro genere».
Vive in campagna nei pressi di Orvieto.
Nessun commento:
Posta un commento