Verena Schmid
Il Dolore del Parto
Edizioni Scuola Elementale di Arte Ostetrica,
pagg.106, Euro 12,00
IL LIBRO – La profondità emozionale ed esistenziale che
l'esperienza del dolore del parto fa provare, i suoi meccanismi fisiologici di
compensazione che preparano e portano alla gioia e all'estasi, sono un banco di
prova e uno strumento di potenza con cui le donne oggi possono misurarsi e
confrontarsi, se vogliono e se si dotano di condizioni e degli strumenti adatti
per vivere positivamente questo momento cruciale della loro vita.
Una nuova
interpretazione della fisiologia e della funzione del dolore per la donna
moderna. Metodi di analgesia naturale.
UN BRANO – “Con il controllo farmacologico
del dolore si tende a ridurre il dolore su due livelli: sulle vie afferenti di
conduzione del dolore o sulle strutture nervose centrali.
Per bloccare
il dolore sulle vie afferenti di conduzione si usano gli anestetici locali (i
cui effetti collaterali sono già stati esposti) a vari livelli: il blocco dei
tronchi nervosi come il blocco del pudendo o il blocco paracervicale.
Il controllo
del dolore a livello centrale comprende l’uso di sedativi e narcotici.
I sedativi: hanno un effetto tranquillante
sull’ansia e sull’apprensione, inducono un benessere emotivo, il riposo e il
sonno. Riducono la nausea e il vomito. Agiscono sulla dimensione affettiva –
motivazione del dolore. Producono effetti sedativi e inibitori sul bambino e
sulle sue funzioni vitali.
I bambini ad azione breve: vengono ancora impiegati per la loro
azione sedativa immediata nonostante il loro tempo prolungato di ritenzione nei
tessuti materni e fetali, un senso di oppressione, gli effetti depressivi sul
bambino.
I narcotici: i più usati sono Morfina e la
Meperidina. Si pensa che la Morfina ecciti le fibre del tronco encefalico
esercitando un controllo inibitorio sull’informazione somatica (dimensioni sensoriale
-discriminativa) e sull’attività della
corteccia (dimensione cognitiva -valutativa). I narcotici vengono somministrati
nella fase attiva del travaglio, ma nel periodo espulsivo, a volte vengono
combinati con sedativi (i “cocktail”). L’effetto analgesico non è molto alto,
ma la donna non è più capace di reagire al dolore e di esprimerlo. Gli effetti collaterali della Petidina sono
notevoli: nausea, vertigini, annebbiamento dello stato di coscienza,
depressione respiratoria nella pause tra le contrazioni; per il bambino sempre
depressione respiratoria, difficoltà nella suzione e nel deglutire, difficile
adattamento alla vita extrauterina. Tali effetti possono durare per molti
giorni, in alcuni casi per settimane”.
INDICE DEL VOLUME – La nuova ricerca sul significato del dolore per la donna moderna – 1. Fattori culturali del dolore del parto – Interpretazioni
culturali – Le doglie come punizione e condanna eterna – Le doglie come doni
per le donne e i bambini – Legami fra stili di vita e comprensione del dolore -
La falsa promessa del parto indolore – La paura del dolore, la paura come mezzo
di dominazione – L’accettazione del dolore, l’accettazione come mezzo di
liberazione – La non-scelta tra parto alienato e analgesia tecnologia – 2. Fisiologia globale e funzioni del dolore
del parto - La sua funzione generica in un processo fisiologico, naturale – I
meccanismi fisiologici del dolore – A) La natura del dolore del parto – B) Gli
stimoli del dolore – Gli stimoli sensibili periferici (o fisici) – Cause
fisiche del dolore del parto – Gli stimoli centrali (o “psicologici”) – Fattori
psichici del dolore del parto - C) Le
vie del dolore – La teoria del controllo di entrata del dolore (Gate control)
– Le vie ascendenti del dolore – Le vie discendenti – Sistemi di controllo
discendenti – Meccanismi centrali del dolore – D) I neuromediatori del dolore del parto – Le strutture corticali –
E) le dimensioni del dolore – La
dimensione sensoriale-discriminativa – La dimensione motivazionale- Affettiva –
La dimensione cognitiva-valutativa – F)
le risposte motorie e espressive al dolore – I meccanismi fisiologici di
risposta – La risposta “controllata” – La
funzione specifica del dolore nella fisiologia del parto – Il dolore come
stimolatore endocrino - Il dolore come guida attraverso il parto,
come protettore di madre e bambino - Il dolore come regolatore della discesa e
espressione della separazione dal bambino - Dolore e sessualità del parto – Il
dolore come stimolatore dell’energia sessuale – La funzione globale, psichica, emozionale e spirituale del dolore nel
processo della nascita - Il dolore come elemento del processo di
trasformazione personale – Le doglie e
il bambino nascente – 3. L’analgesia
farmacologica – I rischi di tutte le metodologie analgesiche farmacologiche
– L’analgesia epidurale – Il controllo farmacologico del dolore – 4. L’analgesia fisiologica - Il controllo
sensoriale del dolore – ll controllo centrale (o psicologico) del dolore – Le
paure del parto – I tentativi di controllo psicologico del dolore – Gli strumenti dell’analgesia psicologica – La
suggestione” – “La didattica” – “La ginnastica” – La relazione terapeutica e
effettiva – L’ostetrica e l’analgesia fisiologica – L’ambente – 5. Il Partner e il dolore del parto – 6. La
preparazione al dolore nei corsi di educazione alla nascita - Cambiare valenza
al dolore – La questione della libertà - L’empowerment – Strumenti elementari per contenere il dolore – FUOCO,
piano dinamico affettivo – ACQUA, piano emozionale profondo – TERRA, piano
materale-corporeo – ARIA, piano sottile, mentale e sensoriale – 7. L’apertura verso il bambino – Bibliografia
– Schede – Le manifestazioni corporee dell’azione del sistema simpatico e
parasimpatico - Fattori che aumentano il dolore del parto – Fattori che
riducono il dolore del parto – I rischi dell’immobilità forzata del travaglio –
Le storiche della preparazione al parto, i modelli concettuali – Gli effetti
dello stress cronico in gravidanza – Gli effetti dello stress cronico durante
il parto – Il concetto della scelta informata – Diritti della partoriente
L’AUTORE – Verena Schmid è ostetrica diplomata a Firenze nel 1979, e da
allora assiste i parti a domicilio. Dopo sei anni di attività in un consultorio
pubblico a Scandicci (FI), nel 1986 insieme ad alcune colleghe ostetriche
costituisce l'associazione per il parto a domicilio IL MARSUPIO, e vi svolge
fino al 1996 la sua attività professionale: oltre all'assistenza ai parti a
domicilio segue le donne con gravidanze fisiologiche, offre consulenze,
accompagnamento e sostegno alle donne con gravidanze problematiche, tiene corsi
pre -e post parto, offre trattamenti anti-stress.
Nel 1988, sempre nell'ambito del
Marsupio, istituisce e organizza la prima scuola di formazione per operatori e
vi conduce numerosi corsi di formazione sui temi dell'assistenza ostetrica alla
nascita; è intervenuta in numerosi convegni in tutta Italia. Nel 1993 fonda la
rivista professionale "Donna e Donna il giornale delle ostetriche" di
cui è direttrice responsabile.
Nel 1996 nasce la nuova Associazione
Centro Studi Il Marsupio al cui interno Verena dà vita e dirige la "Scuola
Elementale di Arte Ostetrica" per la formazione permanente di ostetriche e
operatori del settore materno-infantile. Ha viaggiato molto per la sua
formazione e ricerca personale: ad Amsterdam con il Prof. Kloosterman e le
ostetriche A. Limburg e B. Smulders, a Pithiviers con M. Odent, a Londra con le
ostetriche inglesi, in Italia tra altri con il Prof. Milani Comparetti, il
Prof.. L. Braibanti, F. Leboyer, J. Roeber.
E' membro del "Midwives
Information and Resources Service" (MIDIRS) di Londra dal 1986. Ha
collaborato con varie U.S.L., Enti Ospedalieri e Collegi delle Ostetriche per
la formazione e l'aggiornamento dei loro operatori. Ha ampliato la propria
formazione aggiornandosi in terapia Polare e Counceling. E' co-autrice del libro
"Come sapere il parto" a cura di Marina Sbisà, ed. Rosenberg e
Selliers. Ha tre figli, una in affidamento, uno nato in ospedale in modo
convenzionale, una nata a casa.
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