Amy
Chua
Il ruggito della
mamma tigre
Sperling& Kupfer, pag.256, Euro 18,00
IL LIBRO – Tutti i genitori
vogliono il meglio per i propri figli. Il problema è come ottenerlo. Se un
tempo il metodo era uno, ovvero l'uso della disciplina, oggi, in un'epoca di
pedagogia figliocentrica e permissiva, anche il genitore meglio intenzionato
finisce per cedere al compromesso. Non è così per Amy Chua: cresciuta secondo i
rigidi principi educativi cinesi ("la disciplina più disciplina del
mondo"), ha un'idea molto chiara su come allevare le sue bambine, Sophia e
Lulu.
La "mamma tigre" crede che il modo migliore per proteggere i
figli non sia rassicurarli continuamente, assecondarne le predisposizioni,
evitare loro le difficoltà per non intaccarne l'autostima, bensì promuovere i
valori dell'abnegazione, della necessità di puntare sempre all'obiettivo più alto,
per arrivare a una sicurezza personale di cui poi nessuno riuscirà più a
privarli.
Ecco perché a casa Chua sono banditi TV, computer e uscite con gli amici.
Vietato andare a dormire a casa di una compagna di classe, prendere un voto che
non sia il massimo, partecipare alla recita scolastica, rifiutarsi di suonare
uno strumento musicale e lamentarsi di ciò che non è permesso. Le priorità
sono, sempre e comunque, i compiti e lo studio assiduo della musica. I
risultati non tardano ad arrivare - entrambe le bambine hanno voti eccellenti e
ottengono riconoscimenti prestigiosi in campo musicale - ma al prezzo di
sacrifici che ai nostri occhi di genitori "occidentali" e permissivi
destano non poca sorpresa e scandalo.
Tuttavia, quando Sophia e Lulu entreranno nella difficile età dell'adolescenza, persino la "mamma tigre" dovrà rivedere le sue convinzioni.. Straordinario caso editoriale negli Stati Uniti, dove ha scatenato un infuocato dibattito pubblico che dall'America si è esteso a tutto il mondo, questo libro racconta una grande storia di disciplina, talento, severità e amore. Sincero, provocatorio e divertente, un saggio che si legge con lo stesso piacere di un romanzo, e che cambierà per sempre il vostro modo di concepire l'educazione dei figli.
Tuttavia, quando Sophia e Lulu entreranno nella difficile età dell'adolescenza, persino la "mamma tigre" dovrà rivedere le sue convinzioni.. Straordinario caso editoriale negli Stati Uniti, dove ha scatenato un infuocato dibattito pubblico che dall'America si è esteso a tutto il mondo, questo libro racconta una grande storia di disciplina, talento, severità e amore. Sincero, provocatorio e divertente, un saggio che si legge con lo stesso piacere di un romanzo, e che cambierà per sempre il vostro modo di concepire l'educazione dei figli.
UN BRANO – “Molti genitori cinesi
hanno l’inopportunità di paragonare apertamente i figli. Da ragazza non ho mai
pensato che fosse sbagliato perché ne uscivo sempre bene. La nonna paterna, per
esempio, mi preferiva alle mie sorelle in maniera sfrontata. “Ma guarda che
naso piatto”, ridacchiava alle riunioni di famiglia indicando
Michelle o
Katrin, “non come quello di Amy! Il suo è sottile, e guardate che bella radice
prominente. Lei sì che è una Chua!
Quell’altra invece ha preso dalla madre, infatti sembra una scimmia...”
Bisogna riconoscere che la nonna
era un caso estremo. Ma tutti i cinesi fanno più o meno la stessa cosa, sebbene
con toni più pacati. Qualche tempo fa sono entrata in un’erborista cinese e il
padrone mi ha raccontato di avere una figlia di sei anni e un figlio di cinque:
“Mia figlia è intelligente, però ha un problema: non si concentra. Mio figlio
non è mica intelligente. Mia figlia sì ma lui no”. Un’altra volta la ma cara
amica Kathleen si trovava a un torneo di tennis, e a un certo punto cominciò a
parlare con una madre cinese, la quale le confidò che una delle sue figlie, quella
che andava alla Brown, con ogni probabilità avrebbe perso. “E’ così debole”,
affermo scuotendo la testa. “L’altra invece è più brava. Lei va ad Harvard.”
Adesso so che facendo preferenze riguardo ai figli si sparge solo veleno, ma in
difesa dei genitori cinesi bisogna ammettere due cose. In primo luogo, che la
parzialità nei confronti dei figli appartiene a tutte le culture del mondo.
Nella Genesi Esaù è l figlio prediletto di Isacco, mentre Rebecca preferiva
Giacobbe. Nelle fiabe dei fratelli Grimm
notiamo che ci sono sempre tre fratelli o sorelle, e che non ricevono mai lo
stesso trattamento. Per contro, non tutti i cinesi fanno favoritismi. Ne I cinque fratelli cinesi, il libro per bambini del 1938 in cui Claire
Huchet Bishop rielabora un racconto popolare cinese, non abbiamo modo di capire
se la madre nutra più affetto per il figlio che ingoia il mare o per quello con
il collo di ferro”.
INDICE DEL VOLUME – Parte Prima
– 1. La madre – 2. Sophia – 3. Luisa – 4. I Chua – 5. Sul declino generazionale
– 6. Il circolo virtuoso – 7. Una fortuna da Tigre – 8. Lo strumento di Lulu –
9. Il violino – 10 Morsi e bollicine – 11. L’asinello bianco – 12. La cadenza – Parte Seconda – 13 Coco – 14. Londra,
Atene, Barcellona, Mumbai – 15. Popo – 16. Il biglietto d’auguri – 17. Il
viaggio verso Chautauqua – 18. Lo specchio d’acqua – 19. Verso la Carnegie Hall
– 20. Verso la Carnegie Hall: seconda parte – 21. Il debutto e l’audizione –
22. La rivolta di Budapest – Parte Terza
– 23. Pushkin – 24. Ribellione – 25. Tenebre – 26. Ribellione: seconda parte –
27. Katrin – 28. Il sacco di riso – 29. Disperazione – 30. “Melodia ebraica” –
31. La Piazza Rossa – 32. Il simbolo – 33. Verso ovest – 34. Finale – Coda –
Ringraziamenti - Note
L’AUTRICE – AMY CHUA insegna alla facoltà di Legge
di Yale. È autrice di due libri diventati bestseller in cambio economico. Vive
con il marito, le figlie e due samoiedo a New Haven, nel Connecticut.
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