Logopedia
A quale età bisogna
ricorrere ad un esperto invece che trincerarsi dietro un’ipotetica pigrizia.
Domani la giornata europea con consigli gratuiti degli specialisti sui Dsl
Problematiche meno severe
hanno buone chance di regredire purché si intervenga presto
di Tina Simoniello
Ha fra 3 e 4 anni, dice “tole” invece di
sole, “puoco” per fuoco, o “moscro” per mostro. A volte proprio non lo si capisce.
Non è detto sia un semplice parlatore tardivo, potrebbe rientrare in quel 5-7
per cento di popolazione prescolare con disturbi specifici del linguaggio
(dsl), quest’anno il focus della giornata europea della logopedia promossa in
Italia dalla federazione logopedisti per domani.
«I dsl hanno una probabile causa
neurobiologica, confermata dall’elevata familiarità, intorno al 70 per cento -
premette Tiziana Rossetto, presidente Fli - e diversi gradi di severità. Si va
dalla difficoltà fonologica: il bambino cancella parti di parole o sostituisce
gruppi di lettere con altri, semplifica la comunicazione utilizzando pochi
suoni per dire parole diverse. Inoltre ha difficoltà nel declinare i verbi e
usa le negazioni a fine frase, per esempio dice: io mangiare no. Nei casi più
severi non riesce a comprendere correttamente quello che gli si dice: non si
districa nella complessità sintattica, ha difficoltà a capire l’uso dei
pronomi».
Spesso i malfunzionamenti del linguaggio
vengono trascurati dalle famiglie e scambiati per pigrizia. In realtà il
bambino con dsl un problema ce l’ha: rischia l’isolamento relazionale e con
l’accesso alla scuola il suo disturbo potrebbe sfociare in un disturbo
specifico dell’apprendimento (dsa). Un’eventualità non remota: secondo alcune
indagini circa il 50 per cento dei bambini con dsl ha difficoltà nella
lettura/scrittura. Sottovalutare è un errore. «In caso di dubbio è bene
rivolgersi a uno specialista - avverte Rossetto - per escludere eventuali falsi
positivi (deficit di tipo cognitivo, sordità, problematiche psico/affettive,
sindromi autistiche) e individua l’appropriato trattamento logopedico. Intorno
ai 4 anni bisogna intervenire, anche perché il trattamento dei dsl funziona
tanto più è tempestivo l’intervento. I casi meno gravi anche in 6-8 mesi».
Ma come distinguere un bambino con dsl da un
parlatore tardivo? Secondo gli specialisti i tre anni possono costituire uno
spartiacque. Già intorno a 24 mesi il bambino conosce un centinaio circa di
parole che tende a usare due per volta, intorno a 30 mesi compone piccole frasi
di tre o più parole. Un parametro fondamentale poi
da tenere presente è la
comprensione del linguaggio dell’adulto: se è adeguata si può aspettare fino a
36 mesi (fonte opbg).
La
scheda
LE
INIZIATIVE
Fino al 9 marzo dalle 9 alle
12 consulenze telefoniche di specialisti Federazione logopedisti allo
0498647936 e iniziative sul sito.
L’INCIDENZA
È del 3% nella popolazione
prescolare, 7% tra i 2 e i 6 anni, 2% in età scolare Possibile origine
neurobiologica, familiarità alta
I
TRE TIPI
Sono tre le tipologie
principali di dsl Difficoltà fonetiche disturbi del linguaggio e della
comprensione
LO
SVILUPPO
Quello del linguaggio varia
molto e dipende da fattori biologici e ambientali (famiglia, fratelli
inserimento precoce a scuola
La Repubblica, 5 marzo 2013,
pag,38
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