Allattamento, svezzamento e nutrizione del bambino


Stefano Tasca
Allattamento, svezzamento e nutrizione del bambino
Casa Editrice Mammeonline, pagg. 168, Euro 12,00


 
 IL VOLUME – Obesità, malattie metaboliche, cardiopatie e dislipidemie sono in aumento. La causa? In altissima percentuale si tratta di un'errata conduzione alimentare, la cui origine è da ricercare nell'infanzia.
Diete sbilanciate, errori nella valutazione del reale stato di benessere dei bambini, uso eccessivo di prodotti alimentari preconfezionati e scarsa considerazione dell'importanza di un buon equilibrio nutrizionale ai fini del complesso della salute, sono spesso alla base di problemi gravi che emergono alla distanza.
E' possibile prevenire tutto questo? E poi, è ancora oggi possibile svezzare e nutrire i bambini in modo naturale, usando prodotti freschi, seguendo da vicino la fisiologia della crescita e rispettando i peculiari fabbisogni di ogni singolo?

L'autore risponde decisamente di sì a tali domande, esponendo sia la ratio scientifica del suo protocollo alimentare, sia il suo schema di svezzamento, messo a punto in anni di studio e osservazione sul campo.
Questo libro nasce grazie alla cortese insistenza di moltissime mamme che hanno sollecitato la divulgazione della metodica avendone constatato direttamente o indirettamente gli effetti positivi.
 

 UN BRANO – “Latte vaccino e latte di proseguimento: I due antagonisti
Premessa
  1) Il latte vaccino, per la sua composizione, comunque sia trattato e modificato, non sostituisce efficacemente il latte materno. La promozione dell’allattamento al seno deve essere fatta sempre e comunque.
2.) Il latte vaccino non va somministrato prima del 3 mese di vita.
3) Il latte vaccino, dopo il 3° mese, può rappresentare un valido elemento di approvvigionamento di calcio e un altrettanto valido sistema per presentare all’intestino proteine complesse, che ritroverà in seguito nelle carne: ritengo sia un buon sistema per esercitare la mucosa intestinale alla loro digestione (evitando di somministrare, all’improvviso, tali proteine nel corso dello svezzamento ed essere eventualmente costretti a rallentare lo svezzamento stesso in attesa che il sistema digerente divenga competente).
4) La somministrazione di latte vaccino, anche dopo il 3° mese, deve essere effettuata dopo avere apportato opportune modifiche allo stesso e solo a inizio svezzamento (quando, al latte, si affiancano altri elementi nutritivi quali carne, farine, grassi vegetali ecc..).
5.) Il latte vaccino non può rappresentare l’unica fonte di apporto nutritivo; discorso applicabile per intero, del resto, anche al latte materno.
  A questo punto sorge una domanda: “Perché adoperare il latte vaccino invece delle formule di  proseguimento?”
Rispondo:
1) perché tra latte vaccino intero fresco opportunamente trattato e latte formulato di proseguimento non ci sono differenze sostanziali nella composizione;
2) perché, in base alla mia esperienza, il rapporto costo/beneficio del latte formulato di proseguimento è nettamente spostato verso il primo parametro.
3) perché la modificazione del latte vaccino fresco è semplice, rapida, esente da rischi e fornisce lo stesso risultato in termini di valore nutritivo col vantaggio di conservare buone caratteristiche organolettiche e nutrizionali rispetto al latte in polvere”.
   
  INDICE DEL VOLUME- Introduzione – 1. Il latte materno – Cos’è la mammella e come funziona. Ossitocina, prolattina - Fattori favorenti la produzione di latte – Il ritmo delle poppate – Poppate on demand, poppate a orario, poppate on demand senza ritmo - Criteri di scelta dei modi e dei tempi – Allattamento al seno e rapporto madre/figlio – 2. II latte di donna: composizione e potere nutrizionale – Le fasi della montata.Colostro, latte di transizione, latte maturo - La composizione del latte di donna – Allattare significa anche serenità – 3. L’idratazione del neonato-lattante – Premessa - La disidratazione ipernatremica  (da 0 a 20 giorni di vita) – Fisiopatologia della disidratazione ipernatremica  - Disidratazione nel 1° anno di vita – Il razionale per evitare la disidratazione - I dubbi delle mamme – Manifestazioni di ipoidratazione. Stipsi, coliche gassose, nervosismo, febbre – 4. Fisiologia del neonato, lattante, divezzo - Premessa – Distribuzione delle calorie in relazione alla composizione della dieta – Seno e affetto: una diade e inscindibile? – Rapporto seno/mediato e decisioni riguardo svezzamento – 5. Allattamento e ferro: le anemie da evitare – Premessa di fisiologia neonatale – Il latte di donna nei primi mesi – In pratica… – Come viene l’assorbimento del ferro alimentare – La dieta razionale per lo svezzamento – 6. Criteri generali per lo svezzamento – Premessa  - Criteri generali per lo svezzamento – 7. Qualche nota sul latte vaccino – Premessa - Come si è giunti alla criminalizzazione del latte vaccino – Perché non prima dell’anno? – Ma l’anemia da latte vaccino è una reale possibilità? – 8. I Benefici del latte di mucca è qualche nota sulle allergie – Le evidenze sperimentali – Le allergie al latte vaccino e lo sviluppo delle tolleranze alimentari – 9. Latte vaccino e latte di proseguimento: i due antagonisti - Premessa – Differenze latte vaccino/latte umano e umanizzazione industriale del latte vaccino (latte tipo I per i primi mesi) – Latte di proseguimento – Tabella 9.1 – Fabbisogni calorici/kg ne primi mesi 36 mesi di vita  – come si adatta in casa il latte vaccino fresco – Tabella 9.2 - Differenze fra latte umano e latte vaccino. La diluizione, d’allattamento delle proteine, la ricostituzione degli zuccheri, la ricostituzione dei grassi – Tabella 9.3 – La composizione de latte vaccino dopo adattamento -  Tabella 9.4 – Latte vaccino modificato e canoni  ESPGHAN – 10. Lo svezzamento naturale a quattro mesi – Premessa – Lo schema alimentare – Lo studio su campo e i risultati – Discussione e pareri delle mamme che hanno adottato la metodica – 11. Lo Svezzamento, salute e allergie  - OMS, AAP e ESPGHAN sullo svezzamento – Studi e commenti – 12. Procedure  di alimentazione naturale dalla nascita ai 2 anni di vita – Dalla nascita a 2 mesi: l’allattamento. L’alimentazione con latte materno, l’alimentazione con latte artificiale -   Tra 2 e 3 mesi: un primo passo.  La frutta –  Tra 3 e 4 mesi : si inizia a svezzare sul serio –  Tra 4 e 5 mesi: qualche variazione e aggiunta – Tra 5  e 6 mesi: il glutine – Tra 6 e 7  mesi. Legumi, uovo, carne rossa, frutta mista, eventuale secondo pasto solido – Tra 7 e 8 mesi: yogurt, formaggi magri, merende alla frutta – Tra 8 e 9 mesi: il pesce e il prosciutto – Tra  9 e 10 mesi: brodo di carne, pasta all’uovo, pasta di grano duro, formaggio bel paese o analoghi –  Da 10 mesi all’anno: inizia la separazione del primo piatto dal secondo - Dall’anno ai 2 anni – Conclusione – Bibliografia   


  L’AUTORE - Stefano Tasca è nato a Roma nel 1958. Medico dal 1983, si è specializzato (Chirurgia pediatrica, 1989) focalizzando studi ed esperienze sulle problematiche del neonato critico di interesse gastroenterologico e urologico (Ospedale Bambino Gesù di Roma, 1985/1990).
Vive e lavora nella capitale svolgendo, oltre alla professione di consulente pediatrico e chirurgo pediatra, l’attività di neonatologo presso il reparto di Patologia neonatale dell'Aurelia Hospital. Già socio della Società Italiana di Nutrizione Parenterale e Enterale (dal 1987), si è dedicato allo studio e all’approfondimento di tematiche riguardanti la nutrizione infantile, mettendo a punto un personale protocollo di alimentazione.
In collaborazione con la moglie, psicologa, si è interessato anche di psicologia infantile sin dal 1990 producendo, su questo tema, alcuni brevi saggi raccolti nel libro Per i bambini, con i bambini e arricchendo la propria esperienza in un centro di riabilitazione per disabili mentali di Roma, dove ha svolto attività di consulente medico (1996-1999).
È autore o coautore di numerosi lavori scientifici pubblicati su riviste mediche nazionali e internazionali. Dal maggio 2000 collabora col sito Internet Mammeonline.net dove modera e gestisce il forum pediatrico e nel quale ha pubblicato lavori di argomento psicopedagogico e pediatrico. Si considera, infine, padre nel cuore dei moltissimi bambini (alcuni ormai quasi adulti) da lui seguiti sin dalla nascita.

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