E prati ma non a casa
Questo spiega perché camminare a piedi scalzi viene considerato
benefico per la salute
del piede e di tutta la postura. Specie se su
superfici incoerenti e informative come sabbia, terreno smosso e
prato. Viene invece considerata poco utile allo sviluppo di circuiti
neuronali e della attività propriocettiva la superficie sempre
uguale del pavimento di casa, del cemento e dell’asfalto. Le scarpe
inoltre, poiché isolano il piede dall’ambiente e quindi inibiscono
la sua attività di organo di senso, sono giudicate dai salutisti e
negativamente. Fino a gli eccessi di quei podisti che corrono per 10,
21 e 42 km scalzi. Questi atleti rifiutano l’uso delle scarpe,
sebbene quelle da corsa siano frutto di una ricerca scientifica
rigorosa, perché ritengono che scalzi sia loro assicurata la salute
di piede e colonna vertebrale contro gli infortuni sportivi.
Tutto
vero,ma anche tutto falso. Chi ha piede piatto o cavo, o
sovraccarichi sui metatarsi, necessita di plantari per compensare
questi difetti che richiedono l’uso di scarpe. Non solo: gli
aborigeni australiani, e in particolare le donne, hanno la più alta
incidenza di alluce valgo e piede piatto al mondo e sono scalzi per
tutta la vita. Si tratta infatti di patologie determinate
geneticamente e le calzature non hanno nessun ruolo nella genesi di
queste deformità, neanche se hanno tacco alto e punta stretta (per
la gioia delle donne che stanno leggendo). Il tacco alto semmai porta
o aggrava patologie e dolori dei metatarsi per relazione matematica
tra altezza del tacco e trasferimento del carico:ogni centimetro di
tacco trasferisce dal tallone all’avampiede il 6%del peso corporeo.
Ma
c’è del vero nel “camminare scalzi fa bene”: i bambini che
hanno camminato molto a piedi nudi saranno adulti con migliori
circuiti neuronali propriocettivi, più coordinati e capaci nelle
attività sportive e motorie in genere. Bisogna però iniziare
presto: lasciandoli carponare quando ancora non riescono a camminare.
Si è accertato, difatti, che il corpo calloso (il ponte tra i due
emisferi cerebrali) contiene più connessioni nei bambini che hanno
prolungato il carponamento. Saranno più abili e veloci a trasferire
un movimento appreso con un arto a quello contro laterale e a
coordinare meglio il movimento anche tra un arto inferiore e quello
superiore contro laterale come è richiesto ad esempio per camminare
e correre o per arrampicarsi. Conquistata la stazione eretta e la
marcia bipede, le scarpe servono per motivi sociali, climatici, a
prevenire i traumi e praticare la maggior parte degli sport: non
vanno demonizzate. Si può liberarsene se clima e suolo lo
consentono, per il benessere di piede e postura, ma anche della
mente, passeggiando scalzi su un prato o sulla sabbia, al mare.
la
Repubblica, 14 luglio 2015, pag, 37
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