Attenti ai tumori alla pelle per i nati in primavera

I piccoli partoriti fra marzo e maggio esposti al sole precocemente e più a lungo. Esperti al telefono per rispondere alle domande sulla prevenzione

di Vera Martinella

  Mamme, attenzione al primo sole dei vostri neonati. Secondo uno studio scientifico diffuso in occasione dell’Euromelanoma Day 2014, infatti, i bambini nati durante i mesi primaverili sono più a rischio degli altri di sviluppare da grandi un tumore della pelle. La bella stagione invoglia a trascorrere del tempo all’aria aperta esponendo i piccoli, fin dalle prime settimane dopo il parto, alle radiazioni ultraviolette.

Lo studio sui neonati

  Una ricerca pubblicata sull’International Journal of Epidemiology dai ricercatori americani della Stanford University, in California, ha analizzato i dati relativi a oltre tre milioni e mezzo di svedesi nati fra il 1973 e il 2008, valutando quanti fossero i casi di melanoma (la più aggressiva forma di tumore cutaneo) diagnosticati fino al 2009, arrivando quindi a coprire al massimo persone di 37 anni. I risultati indicano che i primi mesi di vita sembrano rappresentare un periodo critico di suscettibilità all’esposizione solare per lo sviluppo del melanoma e che i nati tra marzo e maggio vanno incontro a maggiori probabilità di sviluppare questa patologia durante l’adolescenza o l’età adulta. E i ricercatori americani sottolineano l’importanza di evitare completamente l’esposizione degli infanti al sole. «Proteggere i più piccoli è quanto mai importante - conferma Ketty Peris, direttore della Clinica Dermatologica all’Università Cattolica del Sacro Cuore Policlinico Gemelli di Roma -, perché è stato ampiamente dimostrato che chi si è ustionato al sole da bambino ha un maggior rischio di sviluppare un tumore della pelle da adulto. I nati durante il periodo primaverile vengono esposti al sole precocemente e più a lungo rispetto a chi viene partorito nei mesi invernali, servono quindi maggiori cautele nel proteggerli».


Il sole fa bene (se preso con cautela

  Da tempo è stato dimostrato scientificamente un chiaro e indubbio rapporto tra esposizione ai raggi del sole e carcinoma basocellulare, il più comune tumore cutaneo, fortunatamente poco aggressivo nella maggioranza dei casi, che si diagnostica soprattutto in chi passa molte ore all’aria aperta e nelle zone del corpo più esposte, quali volto e cuoio capelluto. Un numero crescente di ricerche indica anche che le ustioni provocate dalla scorretta esposizione al sole (specie in giovane età) possono danneggiare il nostro Dna e, sul lungo periodo, portare a modificazioni delle cellule che inducono anche lo sviluppo del più aggressivo melanoma. E il rischio aumenta ulteriormente nelle persone con pelle chiara. «Sia ben chiaro però - conclude Peris -: non bisogna fuggire dal sole, che ha effetti benefici sull’umore e stimola la sintesi di vitamina D, un vero toccasana per rafforzare le ossa e contro malattie infettive, autoimmuni e cardiovascolari. Si deve invece imparare a proteggersi adeguatamente dai raggi ultravioletti, specie chi ha capelli occhi e carnagione chiara: utilizzando schermi solari ad alta protezione, usando cappelli, magliette e occhiali da sole ed evitando di esporsi ai raggi durante le ore più calde».

Al telefono con gli specialisti

  In occasione dell’Euromelanoma Day, la campagna europea di informazione sul melanoma e sui tumori della pelle, promossa e realizzata nel nostro Paese dalla SIDeMaST (la Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse), gli specialisti ricordano l’importanza della prevenzione: ogni volta che si nota un cambiamento di colore, forma, dimensione di un nevo oppure ne compare uno nuovo diverso da tutti gli altri è importante rivolgersi a un dermatologo, da cui le persone a rischio dovrebbero recarsi per una visita di controllo una volta l’anno. Ogni anno sono 14mila i nuovi casi di melanoma diagnosticati in Italia e le probabilità di guarigione sono elevate (il tasso di sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi è dell’81 per cento) se la malattia viene individuata agli inizi. Per la Giornata SIDeMaST organizza nuovamente l’iniziativa «L’esperto risponde»: lunedì 26 maggio dalle 9 alle 18, si potrà chiamare da tutta Italia il numero verde 800.591309 al quale uno specialista del centro dermatologico più vicino fornirà le informazioni necessarie per una corretta prevenzione e una diagnosi precoce del melanoma e degli altri tumori della pelle.

Corriere della Sera , 26 maggio 2014


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