Chi ha incendiato la biblioteca?

Anna Lavatelli e Cecco Mariniello
Chi ha incendiato la biblioteca?
Interlinea Edizioni, pagg. 44, Euro 8,00


  IL LIBRO – Andando in direzione sud, verso la periferia di Milano,dove la città smette quelle sue arie da gran signorona e s’infila gli abiti più sportivi di una che lavora sodo, ti può anche capitare di finire in via Canigatti. Canigatti è un nome curioso, lo so bene, ma so anche che non sarebbe questa la sede, né il momento per parlarne. Però voglio fare uno strappo, proprio perché siete voi. Dunque. 
  Il Comune si era scervellato parecchio per trovare un nome a tutte le vie della città. In quella zona – ormai a secco di risorse – s’era buttato sui pesci: via Merluzzo, via Sogliola, via Branzino, via Nasello, via Sardina... Alla fine non sapeva più che pesci prendere. E c’era ancora una via da battezzare, l’ultima Del quartiere. I residenti non si davano pace e tempestavano il Comune di telefonate arrabbiatissime: «Ci trattate a pesci in faccia!» «Alle prossime elezioni, non abbocchiamo più!» Per calmare gli animi, si decise di incorporare la via al quartiere dei Quadrupedi (senza offese, naturalmente) che cominciava due metri più in là. Il nome che se lo scegliessero i residenti, per evitare nuove discussioni. Invece venne fuori il nome di via Canigatti: il Comune capì l’allusione polemica, ma dette ugualmente il consenso.

  UN BRANO - "Una notte scoppia un incendio in biblioteca. Un incendio cattivo, di quelli che attaccano pian pianino, con una fiammella da niente, tipo lumino dei morti, ma poi divampano con la forza di mille lingue scatenate.
  I libri, poveretti, non hanno neanche il tempo di aprire gli occhi (perché di notte dormono anche loro, non lo sapevate?) che già sono completamente circondati.
  "Uh uh uh uh!" soffiano beffarde le vampe divoratrici, protendendosi verso gli altri scaffali.
  Aiuto! Aiuto!" gridavano i libri, cercando disperatamente intorno a sé una possibile via di
scampo.
  Ma il fuoco avanza implacabile, le speranze di salvezza si fanno cenere, i libri si accendono l'uno dopo l'altro come effimere stelle cadenti. Ecco allora alti esempi di eroismo e di abnegazione che meriterebbero, per essere narrati, penne di scrittori ben più autorevoli e famosi.
  I libri più vecchi fanno da scudo con il proprio corpo ai libri più nuovi, rintuzzando in qualche modo la furia delle fiamme.
  "Scappate, voi che siete giovane!" gridano. "Noi siamo stati già letti e riletti e possiamo ben morire contenti..."
  I libri di avventura fanno a gara nel salvare i propri compagni, buttandoli giù dalle finestre:
  "Avanti! Coraggio! Un salto e via... Prima le donne e i bambini!" "
 
  L’AUTRICE - Anna Lavatelli è una delle più affermate scrittrici per ragazzi in Italia. Ha cominciato nel 1986, ottenendo sempre grande successo (tra i suoi titoli più famosi Paola non è matta e Il cannone Bum!). Per “Le rane” di Interlinea ha scritto Il giallo del sorriso scomparso, poi I racconti dei re magi e ancora Filastrane (con Emanuele Luzzati

  L'ILLUSTRATORE - Cecco Mariniello è nato a Siena, ha vinto in Premio Andersen e ha pubblicato da Piemme (Jacopo e l’abominevole selvatico), E. Elle, Giunti e altri editori. Nelle “Rane” ha pubblicato Come Caterina salvò Babbo Natale (Premio “Storia di Natale” 2001) e ha illustrato Piccole storie matte di Anna Vivarelli e Ciro e le nuvole di Roberto Piumini.



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