Inizia nella pancia della mamma
di Luca Bernardo
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Noi siamo anche ciò che mangiamo» da questa celebre frase si comprende come alimentazione e nutrizione abbiano un notevole impatto su sovrappeso, obesità e insorgenza del diabete. Riduzione della vita sedentaria, abitudini alimentari corrette e movimento possono ridurre obesità e, quindi, anche malattie cardiovascolari, dell’apparato locomotore, del metabolismo e del diabete.
Tante volte ci è stata presentata la piramide alimentare
per una corretta alimentazione, altrettante volte da tv e giornali arrivano i
consigli più diversi, ma a proposito di ciò è opportuno precisare che
alimentazione e nutrizione sono una scienza. Tante volte infatti si aprono
riviste in cui ognuno propaganda «quella dieta» come la migliore, magari
sposandola con la faccia di un noto personaggio. Bisogna fare qualche passo
indietro e ridare a nutrizionisti, scienziati dell’alimentazione, pediatri e
dietologi quel ruolo di consiglio cui famiglie e singoli possono e devono
affidarsi con sicurezza.
«L’alimentazione» riferisce la dottoressa L.
Mariotti, tecnologa e nutrizionista alimentare, «gioca un ruolo centrale in
tutte le fasi della vita, dal feto al bimbo, passando per l’adolescente,
l’adulto e l’anziano». Ci sono alcune condizioni fisiologiche particolari
inoltre che spingono la
persona ad avere una marcata attenzione su ciò di cui
necessita per il proprio fabbisogno giornaliero, e questo è il caso
dell’accrescimento e della gravidanza.
«È fondamentale una corretta dieta in
gravidanza» continua la Mariotti, «dieta che non vuol dire dimagrimento ma
corretta alimentazione, poiché serve a nutrire la mamma ma anche il futuro
nascituro. È importante che la donna segua i propri gusti, mantenendo una dieta
equilibrata, senza escludere a priori alcuni alimenti; questi ultimi, specie
nell’ultimo trimestre della gravidanza, restano nella memoria del bambino e
questo permette alla neomamma di utilizzarli anche durante l’allattamento
poiché il neonato è in grado di riconoscere odori e sapori cui era abituato».
Oggi l’Organizzazione Mondiale della Sanità,
indica con chiarezza che si può allattare al seno fino al secondo anno di vita,
come integrazione di una dieta mista. «Durante l’allattamento» sottolinea la
nutrizionista, «è importante per la madre assumere grandi quantità di acqua
poiché questo è l’elemento di maggior rilevanza nella composizione del latte
materno; è consigliato introdurre molti liquidi anche sotto forma di alimenti
come brodo, zuppe, minestre, frutta e verdura».
Queste ultime due, in particolare, sono
fondamentali anche per l’apporto di micronutrienti come le vitamine e per
mantenere un corretto transito intestinale. È importante inoltre limitare il
consumo di alcolici come vino e birra, ma anche caffè, cioccolata o tè.
«Certamente il latte materno è il migliore
alimento per qualsiasi neonato» conclude la Mariotti, «ma purtroppo a volte,
non per colpa della donna, una piccola percentuale di mamme non potrà
allattare. In questo caso è importante non farla sentire diversa, né in colpa».
Un altro periodo molto particolare e delicato
per la nutrizione è lo svezzamento, cioè l’introduzione delle pappe…ma di
questo parleremo nella prossima puntata.
*Direttore Dipartimento
Materno-Infantile AO Fatebenefratelli e Oftalmico Milano
Libero, 1824 marzo 2013,
pag,
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