In merito agli effetti contraccettivi, lo
studio mette in evidenza che più ci si avvicina al momento dell’ovulazione meno
l’Upa è efficace nel ritardare la stessa: solo l’8% di efficacia se la EllaOne
viene assunta ad esempio due giorni prima dell’ovulazione, stessa efficacia che
avrebbe un preparato placebo. In realtà, spiegano i ricercatori, la grande
efficacia dell’Upa è nei suoi effetti abortivi. L’Upa inibisce i recettori per
il progesterone impedendo così che l’embrione possa annidarsi sulla parete
uterina.
E questo effetto persiste fino al successivo
flusso mestruale. Ciò significa che tutti i concepimenti che si
verificherebbero in questo lasso di tempo potrebbero tradursi in aborti. Questi
e altri dati vengono taciuti dall’Oms, dalle principali agenzie internazionali
del farmaco, dalle società scientifiche e naturalmente dalla Hra Pharma,
l’azienda produttrice della EllaOne.
Avvenire, 4 aprile 2013,
pag, 373
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