Che cosa possiamo fare?
Anna Rezzara
Professore di Pedagogia, Facoltà Scienze
Formazione, Un. Bicocca, Mi
Il bambino può avere sperimentato, o temere,
esperienze di insuccesso, giudizi negativi, rimproveri, eccessiva severità
degli insegnanti, inadeguatezza nei confronti delle richieste scolastiche.
Oppure può essere critico il rapporto con i compagni, che gli ha fatto vivere
esperienze di esclusione, umiliazioni, piccoli conflitti o prepotenze. Spesso,
invece, l'origine del problema non è la scuola, ma uno stato di ansia e una
fragilità del bambino che gli fanno sentire la scuola come un ambiente non
rassicurante e gli fanno desiderare di non allontanarsi dall'ambiente protetto
della casa. È importante perciò cercare di comprendere che cosa sta sotto la
difficoltà ad andare a scuola. A questo scopo, vi consiglio di affiancare al
vostro impegno di genitori, la consulenza di un professionista esperto, cosa
che per altro lei mi dice di aver già fatto.
A casa, vi consiglio di parlare con il
bambino, non nei momenti di crisi, ma quando è più calmo e disponibile a
pensare alle sue paure, non interrogandolo direttamente sulle cause delle sue
difficoltà scolastiche - che anche per lui è forse difficile conoscere ed
esprimere – ma invitandolo a parlarvi di come si sente in generale, dei suoi
timori, di quando si sente bene e di quando si sente male.
In questi momenti di dialogo sarà importante
comunicare al bambino, con le parole e gli atteggiamenti, la vostra
comprensione delle sue fatiche, l'impegno a trovare insieme a lui una soluzione
alle sue difficoltà, mostrandogli di prendervi in carico il problema, senza
però drammatizzarlo eccessivamente e senza mettere al centro delle
preoccupazioni solo il problema dell'andare a scuola, ma il complessivo
benessere del bambino.
La consulenza del professionista servirà ad
aiutare voi e il bambino a elaborare le difficoltà di questo momento e a
consigliare voi e la scuola sui comportamenti più efficaci. Non forzate il
bambino ad andare a scuola, ma siate serenamente fermi nel dirgli che il
problema va risolto anche se che ci può volere un po' di tempo e che siete
impegnati voi, lui e la scuola a cercare una buona soluzione. Osservate come il
bambino vive non solo "il problema scuola" ma tutte le sue attività.
E confrontatevi costantemente con gli insegnanti anche perché, al di là delle
rassicurazioni che vi hanno dato, è utile approfondire quello che accade a
scuola.
Nessun commento:
Posta un commento