Le donne incinte


Che dormono a pancia in su sono a maggior rischio di mortalità neonatale

Uno studio rivela che le donne in gravidanza che dormono supine vedono aumentare in modo significativo il rischio che il bambino nasca sottopeso e incline alla morte neonatale

  Quando si è in gravidanza, soprattutto verso la fine, con la pancia che ha assunto dimensioni ragguardevoli è di certo difficile dormire a pancia in giù (in posizione prona). L’ideale infatti sarebbe dormire su di un fianco. Ma qualcuno potrebbe pensare che anche dormire in posizione supina (o a pancia in su) potrebbe essere adatto.

  Secondo invece un nuovo studio condotto dai ricercatori statunitensi dell’Università del Michigan, dormire sulla schiena durante la gravidanza espone il bambino al rischio di morte neonatale.

  Nello specifico, dormire in posizione supina farebbe aumentare le probabilità che il neonato abbia un basso peso alla nascita di fattore 5; questo evento sarebbe collegato all’alto rischio di mortalità neonatale.

  La dottoressa Louise O’Brien, professore associato presso il Centro per i Disturbi del Sonno dell’Università del Michigan, e colleghi hanno condotto il loro studio presso un ospedale in Ghana. E, nonostante in questo Paese vi sia un’alta mortalità neonatale per diversi fattori, è stato trovato un legame con la posizione assunta dalle donne incinte durante il sonno. Un altro studio, condotto in Nuova Zelanda, poi, ha confermato quanto emerso in questa ricerca: dormire sulla schiena è rischioso.

  La mortalità neonatale è un evento traumatico che si verifica in media su 2-5 bambini ogni 1.000 nei Paesi occidentali; nei Paesi a basso reddito come quelli africani, il tasso d’incidenza è di circa 20-50 bambini ogni 1.000 nati.

  «Se la posizione di sonno materno gioca un ruolo nella mortalità neonatale – sottolinea O’Brien – incoraggiare
le donne incinte in tutto il mondo a non dormire sulla schiena è un approccio semplice che può migliorare l’esito della gravidanza».

  I risultati completi dello studio sono stati pubblicati sulla rivista International Journal of Gynecology and Obstetrics, e mostrano come una corretta informazione spesso possa fare la differenza, senza che vi siano necessariamente interventi sanitari complessi: dormire non in posizione supina è un qualcosa che tutte le donne possono mettere in pratica, senza interventi da parte degli operatori e spese da parte dell’assistenza sanitaria.

La stampa, 27marzo 2013, pag,

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