A.a.
V.v.
Puericultura
Garzanti, pagg.640, Euro 36,00
IL LIBRO –
L'enciclopedia
delle mamme italiane
Tutto quello
che occorre sapere sulla crescita e il benessere del bambino
Il bambino
dalla A alla Z.
Una guida
chiara, pratica, affidabile per affrontare i piccoli e i grandi problemi della
crescita.
«Il libro da
tenere a portata di mano per risolvere i dubbi, placare le ansie, scoprirsi
genitori.
Questa
guida, che abbina il rigore dell'enciclopedia alla trattazione pratica e
divulgativa del manuale, insegna ai genitori come prendersi cura
quotidianamente del loro bambino offrendo risposte chiare e precise su temi
come salute, igiene, alimentazione, sviluppo psicofisico. Senza pretendere di
sostituirsi al pediatra, l'enciclopedia insegna a riconoscere i sintomi delle
malattie infantili e ad alleviarne i disagi. Le voci dedicate all'alimentazione
forniscono le informazioni essenziali sul fabbisogno nutritivo nelle diverse
fasi della crescita e sull'apporto energetico dei vari gruppi di alimenti, in
modo da poter valutare se la dieta del bambino è equilibrata. Sul versante
della psicologia, l'opera fornisce suggerimenti pratici su come affrontare
situazioni critiche come le crisi di collera, la gelosia nei confronti del
nuovo fratellino, i litigi con i coetanei, le prime ansie legate all'ingresso
nella scuola materna o in quella elementare. Fra le appendici che completano
l'opera, si segnalano in particolare: Primo soccorso; Medicine naturali; Il
calendario della salute.
UN BRANO – Le regole alimentari per chi allatta
Produrre
latte richiede alla mamma un costo energetico di 500 calorie al giorno: non
occorre quindi mangiare per due né scegliere cibi particolarmente calorici.
L’organismo infatti ha già provveduto, durante la gravidanza, ad
accumulare
chili in più per la scorta di grassi che durante l’allattamento vengono
impiegati far fronte al maggior dispendio energetico.
Allattare, infatti, è il modo migliore e più
naturale per recuperare il proprio peso-forma. Vi sono però alcune regole da
seguire per mantenere una costante produzione di latte.
§ Adottare un’alimentazione regolare.
Evitate di saltare i pasti, anzi prendete a esempio il vostro bambino e
prediligete più spuntini nell’arco della giornata. Ciò vi consentirà di non
appesantirvi troppo ai pasti e di avere energie sufficienti per far fronte alle
richieste diurne notturne del piccolo.
§ Non iniziate diete dimagranti e non
utilizzate prodotti sostitutivi del pasto. Il rischio, in questo caso, è
perdere, oltre al peso, anche il latte. Meglio rimandare qualsiasi proposito di
dieta a fine allattamento, quando la bilancia vi segnala che avete già perso molti
dei chili in più.
§ Aumentate l’apporto di liquidi. Il
latte è costituito principalmente di acqua; per avere in abbondanza occorre
perciò bere molto (almeno un paio di litri al giorno): acqua (minerale, ma non
gassata), a volontà, ma anche tisane, succhi e spremute di frutta, brodi. Da
sfatare la credenza che "bere latte fa latte”; anzi, in questo periodo è
preferibile ridurre l’apporto di latte che può essere allergizzante per il
piccolo; da limitare anche la birra che non ha poteri miracolosi sulla
produzione del latte e rimane pur sempre una bevanda alcolica.
§ Adottare una dieta bilanciata e
varia: 500 calorie in più significa aumentare di poco le solite porzioni,
consumando non solo carne, ma anche pesce, uova e legumi abbinati ai cereali;
non dimenticate mai i latticini, prediligendo quelli freschi a quelli
stagionati, e abbondante in frutta e verdura.
§ Scegliere cibi freschi o surgelati, prediligere
cotture semplice (al vapore, al cartoccio, in pentola a pressione), evitando
preparazioni troppo elaborate, ricche di intingoli, o troppo caloriche
(fritti).
§ Per quanto riguarda gli alimenti che
possono conferire un sapore sgradevole al latte, la tradizione ha accumulato
col tempo una lista di cibi da escludere: aglio,
cipolle, cavoli e cavolini di Bruxelles, asparagi, peperoncino e spezie molto
piccanti o aromatiche. In realtà, da un punto di vista nutrizionale, non vi
sono motivi per essere così drastici, anche perché molti di questi cibi hanno
già lasciato traccia nel liquido amniotico che il piccolo ha tranquillamente
“assaporato” durante la sua permanenza in utero. Inoltre non tutti i bambini reagiscono
al cambiamento di sapore del latte con un rifiuto. Il consiglio, quindi, è
quello di moderare il consumo di questi cibi, calibrandone la quantità per
verificare le eventuali reazioni del bambino.
§ Vi sono invece alimenti che possono
essere potenzialmente allergizzanti anche attraverso il latte materno: vanno
quindi evitati specie se in famiglia vi è una predisposizione alle allergie.
L’elenco comprende: agrumi, noccioline
(arachidi tostate), pomodori, crostacei e molluschi, latte e latticini,
cioccolato.
.
INDICE DEL VOLUME – Presentazione – IL BAMBINO DALLA A ALLA Z - 1. Salute, alimentazione, psicologia –
APPENDICE - Adozione e affidamento –
Congedi parentali – Le medicine naturali – Il calendario della salute – Primo
soccorso – Agenda.
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