Spegnete la Tv e giocate con i vostri figli


di Renata Maderna

  La questione che vi vorrei sottoporre riguarda il tempo serale dei giorni feriali. Io ho 45 anni, sono impiegato, e mia moglie, 38 anni, fa la segretaria part- time, per cui può occuparsi di nostro figlio, che ha 8 anni, il pomeriggio.  Il mio problema è che la sera dopo cena  vorrei poter giocare con lui a un qualsiasi gioco che piaccia a tutte e due, mentre lei lo vuole mandare a letto prestissimo così il giorno dopo non è stanco per la scuola. Però talvolta facciamo tardi lo stesso per ripetere la storia o una poesia. Qualcuno mi spieghi che questo è più importante che giocare insieme. Silvio.

  Caro Silvio, ho sempre pensato che giocare con i figli fosse fondamentale per la loro crescita e anche per i rapporti che si tessono nel tempo con loro. Anche perché da genitori essere associati solo a momenti di dovere (vedi studio e raccomandazioni varie) non è molto gratificante. Ma comunque, gratificazioni a parte (che non sono certo il fine dell’impegno genitoriale...), sono gli stessi bambini a chiedere di divertirsi insieme, come conferma una ricerca presentata proprio in questi giorni.

  Realizzata dalla Bottega dell’educare della Onlus Pepita (una cooperativa sociale che si occupa di progetti
educativi in tutta Italia) i in occasione della seconda edizione della Settimana del gioco in scatola, segnala che a fronte di una positività da parte dei genitori (7 su 10 ritengono di passare abbastanza tempo con i propri figli, anche se il 53,7% dedica al gioco meno di 30 minuti) c’è un rammarico dei figli: mamma e papà dedicano a loro solo “qualche minuto sparso nell’arco della giornata”, “appena possono”, Un particolare, però, è allarmante. Guardare la televisione insieme è l’attività preferita da oltre 6 genitori su 10 nel tempo trascorso insieme. Provassimo ogni tanto a spegnerla?

Famiglia Cristiana, novembre 2012, pag, 48

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