L’evoluzione delle ludoteche


 “Diventano baby parking”

Nuovo servizio dal 2013 per le famiglie escluse dalla graduatoria dei nidi

di Paolo Coccorese

  Vecchie ludoteche addio, il futuro si chiama «baby parking». Da gennaio partirà una piccola rivoluzione. I centri di cultura per il gioco del Comune si trasformeranno in qualcosa di nuovo. Non più semplici luoghi riservati all’educazione ludica dei più piccoli, ma spazi multifunzionali specializzati nei rispondere ai bisogni delle famiglie con bambini. Una cambiamento a partire del nome. Le ludoteche 2.0 d’ora in avanti diventeranno Spazi educativi territoriali, in una parola «Set»: centri in cui, a fianco delle normali attività didattiche, potranno essere accolti e custoditi temporaneamente anche i bambini esclusi dalla graduatorie degli asili nido della città.

Aperti tutte le mattine

  Il primo passo sarà l’entrata in vigore di un nuovo orario di apertura per il 2013. «Abbiamo deciso che le attuali ludoteche, oggi aperte solo il pomeriggio, da gennaio funzioneranno tutti i giorni, dalla mattina alla sera», spiega l’assessore ai Servizi educativi del Comune, Maria Grazia Pellerino. A partire dalla ludoteca San Giocondo di via Luini 195, centro di cultura per il gioco di Iter (Istituzione torinese per un’educazione responsabile) che da anni lavora con le famiglie residenti del quartiere Lucento e di tutta la Circoscrizione 5. Una novità che si inserisce in un piano più complesso di riorganizzazione dei servizi che prevede l’unione di due progetti diversi: da una parte le ludoteche, gestite da Iter; dall’altra i Centri bambini-genitori dell’assessorato. «Sostanzialmente propongono lo stesso servizio in orari diversi – dice l’assessore -. Il bambino fino ai tre anni è accompagnato in uno spazio di socializzazione da un adulto che rimane con lui. Per questo vogliamo creare un luogo unico che offra più servizi.
E dove il genitore possa anche scegliere di lasciare il proprio figlio in compagnia di un educatore come nei baby parking».

  Nuovi spazi e necessità

  Non si punta ad eliminare i nidi. L’obiettivo, semmai, è potenziare l’offerta dei servizi integrativi. I Set avranno più funzioni: ludoteca, baby parking e uno spazio per i laboratori per pre-adolescenti. La gestione sarà mista: le educatrici del Comune lavoreranno, come già accade in molte ludoteche, con il personale delle cooperative. «Saranno spazi accessibili e flessibili per rispondere alle nuove necessità delle famiglie», continua Pellerino. Due gli esempi più frequenti: le famiglie con un genitore che lavora saltuariamente e accudisce il proprio figlio a casa e quelle escluse dalle graduatorie degli asili. In più, i Set dovranno diventare luogo di incontro per tutti: per i bambini, ma anche per gli stessi genitori.

 Caccia agli sponsor

Il progetto entrerà nel vivo nel corso dei mesi. «È un lavoro in progress - dice il direttore di Iter, Umberto Magnoni -. Stiamo pensando di organizzare il servizio con una tessera a punti, a pagamento in base alle necessità». Da gennaio, nelle sette ludoteche della città si comincerà ad accogliere i bambini in coppia con i genitori. Poi, si riorganizzerà l’intera rete valorizzando l’offerta nei vari quartieri. «Puntiamo ad avere una ludoteca in ogni circoscrizione», dice l’assessore Pellerino. Un obiettivo da raggiungere ottimizzando le spese. Non sono previsti fondi aggiuntivi e per la ristrutturazione e la messa a norma degli edifici si cercano sponsor privati disposti a credere nella nuova vita delle ludoteche.

Una per ogni Circoscrizione

I bambini all’interno di una ludoteca: l’idea del Comune è di arrivare a dieci «Set», spazi educativi territoriali, distribuiti in ogni municipalità.

 7 centri

È l’attuale numero di ludoteche in città: da gennaio inizieranno ad accogliere i bambini con i genitori, in seguito l’intera rete sarà riorganizzata valorizzando l’offerta nei vari quartieri

La «San Giocondo» di via Luini sarà tra le prime strutture a cominciare

LA STAMPA, 27 novembre 2012, pag, 64

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