di Ruggero Guarini
Mi piacerebbe sapere che cosa pensa Maria, la
madre di Gesù, della discussa teoria psichiatrica (la Parental Alienation Syndrome,
ossia Sindrome di Alienazione Genitoriale) che per mette a certi magistrati, come
quelli che hanno giudicato il caso del bambino prelevato con la forza dagli
agenti davanti a una scuola del padovano, di strappare i figli alle loro mamme
per riconsegnarli al loro spesso violenti papà.
Mi piacerebbe sapere che cosa pensa, in
particolare, di una teoria – per altro, com’è noto, non accettata dall’intera comunità
psichiatrica – che consente di dirimere vertenze fra mariti e mogli separati
che si contendono l’affidamento dei figli, di motivare la decisione di
toglierli alla madre e di consegnarli al padre proprio con la singolare assunto
della nocività del «troppo amore».
Mi piacerebbe sapere che cosa pensa,
soprattutto, dell’eleganza con cui gli esperti del ramo Amore Materno
consultati spesso in questi casi sogliono esporre i sottili presupposti teorici
delle loro perizie, e in una delle quali, tempo fa, spiccava questa amenissima frase:
«Il forte attaccamento alla figura genitoriale compromette la crescita
psicofisica del piccolo e il legame simbiotico profondo rischia di creare una
impasse evolutiva».
Mi piacerebbe saperlo ma non lo so. Non lo so
perché a me la Madonna non confida mai i suoi pensieri. In questo caso, però, li
posso dedurre facilmente dalla tenerezza con cui, nei tanti di pinti che la
raffigurano, si tiene non di rado stretto stretto al petto il suo bambinello.
Da quell’abbraccio virtualmente eterno si può
infatti arguire che il suo pensiero sull’argomento è super giù il seguente: «Ma
come si permettono – questi psicopoliziotti dell’amore scientificamente
corretto e giuridicamente
autorizzato – di immaginare che l’amore si possa
misurare… E di poter determinare con esattezza il volume e il peso dell’amore
di una mamma… E di poter stabilire con altrettanta esattezza la non superabile dose di amore che tutte le mamme
ei babbi hanno il dovere di dare ai loro bambini… E di pensare che una madre, e
all’occasione anche un padre, non abbiano il diritto di amare “troppo” un figlio…
E di credersi insomma autorizzati a stabilire il giusto “quantum” di amore che
le madri e i padri devono dare ai figli… E dimettersi l’amore sotto i piedi dimostrando
di ignorare che i suoi eccessi, e anche le sue carenze, sono il sale dell’esistenza…
E di confessare così di sognare una vita resa amorosamente corretta da passioni
prudenti e moderate come burocratici doveri… E di mettersi sotto i piedi anche
il buon senso dimostrando di non capire che la legge, dei rapporti fra genitori
e figli, deve occuparsi soltanto quando i primi commettono atti esplicitamente condannati
come reati dal codice penale, ossia soltanto quando risulti che li ammazzano di
botte, o li molestano sessualmente, o gli infliggono crudeli privazioni, o li costringono a lavorare, o li
tormentano con stupide vessazioni, o ne trascurano l’educazione, o li
abbandonano a loro stessi… E che quando non emerga nulla di tutto questo (come
in molti casi non è emerso) dovrebbero evitare di incoraggiare, con le loro
raccapriccianti teorie dell’amore, verdetti ingiusti e crudeli… E di arrivare a
togliere dei figli ai propri genitori (in qualche caso è accaduto anche questo)
perché la mamma faceva la vita e il papà viveva di espedienti, così dimostrando
di avere il cuore gonfio di poco cristiana superbia e la testa piena di
broccoli laicisti… Giacché solo il bigottismo laico può impedire a un
magistrato o a un perito di capire che una puttana e un ladruncolo possono
essere una bravissima mamma e un padre eccellente…E insomma di tentare metodicamente,
non appena se ne offra l’occasione, di sostituire la famiglia con lo Stato…»
Dopo essermi permesso di rivelare questi ipotetici
pensierini della Madonna sento però il dovere di avvertirla che adesso rischia
anche lei di vedersi togliere il suo bambinello. Le sue parole dimostrano
infatti che lo ama troppo.
Le
indagini
Potrebbe essere uno dei
genitori dei compagni di scuola del bambino, che avevano aiutato i parenti nel
tentativo di trattenere sul piazzale il piccolo, la terza persona segnalata
alla magistratura. La Questura ha fatto pervenire alla Procura anche il video girato
dagli agenti. Immagini girate un'altra angolazione, rispetto alle riprese choc girate
dalla zia del bambino, le fasi della esecuzione del provvedimento dei giudici
del Tribunale dei Minori.
Lo
Stato
Decide sugli affetti e a
volte non considera gli effetti devastante
La
famiglia
Va salvaguardata e i bambini
hanno bisogno di affetto
Il Tempo, 13 ottobre 2012,
pag, 11
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