L’azienda: sospetta
pericolosità. Caccia a nuove dosi
di Simona Ravizza
Sono ore convulse
all’Asl di Milano: i medici ieri sono stati al lavoro fino a tarda sera per
reperire nuove dosi di vaccino contro l’influenza. L’emergenza è scattata dopo
una lettera dell’azienda farmaceutica Crucell. Venti righe per informare che le
consegne dell’antinfluenzale Inflexal V sono bloccate, in quanto «una serie di
indagini interne hanno riportato risultati inattesi nei test». Sospetta
pericolosità. È una questione, insomma, di sicurezza dei cittadini. Così a
Milano al momento mancano 65 mila dosi contro l’influenza, in pratica una su
tre. Anche i vertici dell’assessorato della Sanità della Regione Lombardia
seguono da vicino la ricerca di nuovi vaccini. Ma il problema appare fin d’ora
di portata nazionale. E la corsa ad accaparrarsi fiale contro l’influenza
prodotte da altre ditte farmaceutiche è iniziata. «Siamo consapevoli — si scusa
la Crucell — delle difficoltà che
creiamo».
Il ritiro dal commercio dell’Inflexal V
avviene nel giorno di avvio della campagna per la vaccinazione influenzale.
L’obiettivo del ministero della Salute è spingere almeno il 75% degli ultra
65enni e delle categorie a rischio (come i malati cronici) a vaccinarsi. È
considerato il miglior modo per prevenire le forme gravi dell’influenza ed
evitare le complicazioni. La sospensione delle consegne dei vaccini a Milano —
e con ogni probabilità in altre parti d’Italia — non deve, dunque, allarmare né
spinge re la popolazione a non vaccinarsi. I controlli per la sicurezza dei
vaccini ci sono e — come mostra il caso di ieri — funzionano. «La decisione di
Crucell di sospendere la fornitura per l’intera campagna vaccinale è stata
presa in considerazione del rischio residuo associato a due lotti, sebbene non
vi siano indicazioni che la qualità e l’integrità degli altri lotti sia stata
compromessa — scrive la casa
farmaceutica —. Attualmente non possiamo sapere,
però, se i risultati delle indagini interne arriveranno in tempo utile.
Suggeriamo pertanto di cercare un fornitore alternativo di vaccino».
Adesso il problema è capire se il fabbisogno
nazionale riuscirà a essere soddisfatto. Oltre alla Crucell, la produzione è
affidata quattro grandi multinazionali farmaceutiche: Johnson&Johnson,
Novartis, Sanofi, GlaxoSmithKline. Alla questione di (non) sicurezza
dell’Inflexal V si aggiungono problemi di produzione riscontrati da altre ditte
farmaceutiche. «Ma per sopperire alle necessità — spiegano dal ministero della
Salute — le ditte produttrici stanno importando vaccino influenzale
dall’estero. Quest’anno il ciclo generativo del vaccino, che generalmente si conclude
entro la fine dell’estate, è iniziato nei consueti tempi ma ha poi subito
un’interruzione dovuta, appunto, alla mancata disponibilità dei componenti
necessari alla produzione». C’è da sperare che i contrattempi finiscano qui.
95%
L’obiettivo
ideale di over 65 e persone a rischio da vaccinare con la campagna 2012-2013
4-12%
La
lettera Le persone sul totale della popolazione che ogni anno si ammalano di
sindromi influenzali.
Corriere della Sera, 17 ottobre
2012, pag, 23
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