di Silvia Soligon
Mangiare salmone durante la gravidanza
aumenta i livelli di omega 3 nel latte materno. La scoperta, riportata dal
Journal of Nutrition, è frutto di una collaborazione tra le Università di
Reading e di Southampton (Regno Unito) coordinata da Parveen Yaqoob, esperto di
fisiologia della nutrizione.
Gli omega 3 sono acidi grassi fondamentali per
il corretto sviluppo del feto. Per questo motivo i medici consigliano alle
donne incinte di mangiare almeno due volte alla settimana pesce ricco di questi
nutrienti, come il salmone. Fino ad oggi, però, nessuno studio aveva chiarito
se gli omega 3 assunti durante la gravidanza influenzassero anche il contenuto
di acidi grassi nel latte materno. Questa nuova ricerca ha, invece, dimostrato
che incrementare il consumo di salmone nella fase finale della gravidanza
aumenta i livelli di omega 3 presenti nel latte materno nel primo mese dopo il
parto. Purtroppo, però, il consumo elevato di salmone ha anche un effetto
collaterale. Infatti nel latte delle donne che durante la gravidanza mangiano
molto salmone i livelli di immunoglobuline A – anticorpi che aiutano a
proteggere il neonato dalle infezioni – sono più bassi che in quello delle
neomamme che seguono una dieta standard.
Yaqoob ha, però, spiegato che “il latte
materno contiene diversi ingredienti che contribuiscono all'immunità e non
possiamo dire, in base a questo lavoro se la riduzione di un tipo di anticorpi
ha un qualche effetto sulla salute del bambino”. Secondo il ricercatore “è
positivo notare che seguendo le attuali linee guida sul consumo di pesce grasso
durante la gravidanza le donne possono aumentare i nutrienti benefici per
aiutare le fasi precoci della crescita dei loro bambini in una fase cruciale
dello sviluppo”.
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