«È l’undicesimo organo, pesa come il
fegato e ha una capacità metabolica gigantesca». Questo è il microbioma secondo
Antonio Gasbarrini, gastroenterologo alla Cattolica di Roma. Cosa saremmo senza
di lui?
«L’apparato digerente sarebbe incapace di
digerire buona parte del cibo che mangiamo. Il sistema immunitario non sarebbe
in grado di distinguere microbi buoni e cattivi. E i batteri che ci sono
alleati tengono a bada quelli pericolosi. Per questo lavarsi troppo le mani
elimina i microbi utili e favorisce quelli dannosi». Stesso discorso vale per
gli antibiotici?
«Sì, questi farmaci distruggono i
microrganismi patogeni, ma anche quelli alleati. Un motivo in più per usarli
con oculatezza».
Gli yogurt che effetto hanno?
«Conosciamo troppo poco del microbioma per
dirlo. Un grammo di batteri somministrati con una cognizione del problema
ancora limitata, che effetto potrà avere su una comunità che pesa un chilo?
Servirebbero studi più approfonditi».
Ma perché ne conosciamo così poco?
«Buona parte del microbioma vive all’interno
del nostro organismo dove nemmeno l’ossigeno arriva. Solo grazie al
sequenziamento del genoma abbiamo iniziato a conoscere questi batteri. Ma
almeno metà delle specie con cui conviviamo restano sconosciute»
La Repubblica, 19 agosto 2012, pag, 23
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