di Luca Bernardo
Spesso si ritiene che l’unica cura per un paziente
sia solo una terapia medica tradizionale, nelle aree pediatriche invece si è
riscontrato anche quanto sia importante e di aiuto al paziente la presenza per
esempio dei Vigili, che parafrasa il nome stesso del progetto: Vigili in
corsia.
In questi ultimi tempi i Membri della Polizia
Municipale di Milano si sono trovati, rimbalzati nella cronaca “nera”. Uno di
loro è morto poco tempo fa nell’adempimento del servizio della sparatoria del
14 febbraio a Milano, sarà il Giudice a decidere, attraverso i fatti
riscontrabili di cosa sia avvenuto.
Il Vigile Urbano si occupa di tante, tante
altre importanti ed utili questioni. Da circa quarant’anni ad esempio la
Polizia Locale di Milano si occupa dell’educazione stradale e dell’educazione
civica, rivolgendosi ai bambini e
ragazzi degli istituti pubblici e privati di ogni ordine e grado, anticipando
di svariati decenni la normativa che ne avrebbe imposto l’obbligatorietà.
Questa pioneristica esperienza, ha consentito di consolidare un’esperienza
grazie alla quale, il personale dell’Ufficio Educazione Stradale, è stato in
grado di creare una moltitudine di progetti dedicati ai bambini nei più
svariati contesti. In tale ambito, nel 2008 si è dato vita ad un progetto
caratterizzato dalla assoluta novità nel panorama dell’educazione stradale a
livello nazionale: gli interventi in ambito ospedaliero. L’iniziativa,
denominata “Vigili in corsia”, è infatti dedicata ai bambini i quali,
ricoverati negli ospedali, si trovano in una situazione di particolare
sofferenza psico-
fisica. Essi in fatti perdono in qualche modo il contatto con
la realtà ordinaria (familiare, sociale, scolastica) per adeguarsi a quella
necessariamente imposta dalle condizioni e dal luogo in cui si trovano. Offrire
anche a loro le stesse opportunità dei coetanei è uno dei tanti modi per
consentire il mantenimento dei contatti con il “mondo esterno”, per ristabilire
quanto più possibile una situazione di “normalità”, oltre che per garantire
loro una mera uguaglianza di diritti rispetto agli altri bambini.
Questo servizio porta i bambini a conoscere norme
e comportamenti atti a tutelare la propria e l’altrui sicurezza sulla strada e
a facilitare la convivenza civile. Vengono proposte attività pratiche e di
manipolazione, compatibili con la situazione sanitaria dei bambini, utilizzando
materiale già in parte predisposto dagli istruttori. L’aspetto ludico-sociale
costituisce una parte importante dell’incontro in cui, vengono coinvolti anche
i genitori. Non possono ovviamente essere coinvolti quei bambini per i quali
questo tipo di attività, a giudizio dei sanitari, comporterebbe uno stress tale
da aggravare la loro situazione. Tra le attività previste, la realizzazione di segnaletica
stradale anche di fantasia, la simulazione delle attività degli Agenti di
Polizia Locale (dirigere il traffico, elevare contravvenzioni) e, qualora ne
ricorrano le condizioni, la presa di confidenza con mezzi operativi della
Polizia Locale (radio, motociclette, unità cinofila), solitamente di grande
presa emotiva sui bambini.
Quando vedo i bambini aspettare con ansia il loro
arrivo, giocare e costruire con questi “nobili” adulti un percorso di gioco, ludico
- formativo, ma che al tempo stesso gli permette di passare il tempo in una
cultura dell’allegria e della legalità , anche con le loro famiglie, certamente
ne migliorano la condizione di malato, migliorando la loro performance clinica,
come fosse una medicina che non va presa ad orari , ma che aiuta le altre
terapie, quelle mediche, per una migliore guarigione.
Che bello vedere dei bambini che che con la paletta
di carta in mano ed il fischietto in bocca a dirigere il piccolo traffico di un
corridoio ospedaliero, quasi come dire ai loro genitori, che a volte sono per
mille problemi e motivi, distaccati o pensierosi, fermatevi ... ci siamo anche noi...
e vi vogliamo bene! Un grazie di cuore ai nostri ed ai Vigili.
* Direttore Dipartimento
Materno-Infantile AO Fatebenefratelli e Oftalmico Milano
Nessun commento:
Posta un commento