Che stress la sindrome da eco-giocattolo


Gli eccessi dei regali politicamente corretti

Dal pongo al mais al pupazzo «verde»: costano tanto e (più che i bimbi) fanno contenti i genitori

Perplessa, una bimba guarda delusa il regalo «intelligente» appena ricevuto. Nostalgia per la vecchia bambola?

di Enza Cusmai

Cari bambini, quest’anno Babbo Natale potrebbe deludere le vostre aspettative, soprattutto se desiderate un bel bambolotto da ninnare o una pistola per giocare a guardia e ladri. Il Vecchio dal vestito rosso è diventato un verde ambientalista, dotato di grande senso civico. Preferisce regalarvi dei doni eco sostenibili. E al posto del cagnolino che abbaia e scodinzola ve ne ritroverete uno che fa la cacca, proprio quella che gli adulti non raccolgono quando vanno a passeggio con il loro quattro zampe in carne ed ossa. Ma voi siete la nuova generazione e dovrete essere più civili. Così il vostro cagnolino giocattolo, sarà dotato di biscottini da fargli mangiare e di quattro palette per raccogliere l’inevitabile pupù. Così imparerete da grandi a non lasciare sgradevoli escrementi lungo i marciapiedi. O no?

Già, questo è il problema. I giochi educativi saranno davvero capaci di trasmettere messaggi positivi oppure scateneranno nelle menti dei nostri bambini dei sentimenti opposti? Non è che, adolescenti, odieranno i nostri amici a quattro zampe e avranno voglia di strozzarli anziché accudirli? Lo sapremo tra un decennio. I genitori però sono ottimisti. E Fido-Pupù va a ruba nei grandi magazzini. Il suo prezzo o scilla dai 20 ai 25 euro. Non è proprio alla portata di tutti, visto il clima di ristrettezze che avvolge questo Natale. Ma per un gioco e cosi fa questo ed altro. Come acquistare scatoloni (poco eco) che con tengono ogni sorta di sperimentazione per i bambini. La Scienza nella serra, per esempio, spiega come far crescere la pianta da un seme. Se però al seme dai troppa acqua lo affoghi, se ti dimentichi di bagnarlo appassisce. E i piccoli accantonano il gioco educativo delusi ed escludono dal loro futuro una vita in mezzo ai campi. Forse si poteva spenderli in modo diverso i 25 euro? No, perché l’ambiente fa tendenza. È infatti molto apprezzato anche l’Ecosistema che genera pioggia e fa crescere le piante (sarà la volta buona?). Oppure il Super forest, un parallele pipedo di plastica trasformato in ecosistema terrestre, dotato di gele piantine. Mancano le formiche, ma quelle - raccomanda il produttore – dovete procurarvele. Dagli esperimenti, ai giocattoli intelligenti. I genitori ora vanno a caccia di quelli ad energia solare. Come l’elicottero in legno che muove le pale grazie alla luce del sole, la giostrina dei cavalli, o la ruota panoramica. C’è n’è per tutti gusti ma per poche tasche visto che il prezzo va dai 17 euro in su per giochi piccoli piccoli. E fragilissimi nelle mani di un bambino. Per i più grandicelli, invece, va a ruba il fai da te. Con 80 euro si compra il necessario per costruire modellini dotanti di pannelli solari che muovono pale o ruote. Unico inconveniente, non si può giocare la sera. Ma in attesa del sole, c’è sempre la consolazione di un bel libro prima della nanna a sfondo eco: «Il mio orto» oppure «La biodiversità a piccoli passi». Qualcuno ha nostalgia delle vecchie fiabe lette dalla mamma o dal papà? Consolatevi piccoli adulti del domani, tutto cambia, pensate che neppure il pongo è più quello di una volta. Ora va a ruba il mais che si trasforma in piccoli pezzetti colorati (atossici naturalmente) e serve per inventarsi di segni tridimensionali. «Ridateci il Lego!» può urlare qualche bambino non proprio allineato. No, rispondono gli integralisti, meglio i mattoncini atossici che si incollano con l’acqua. Più costosi, non riutilizzabili, ma totalmente biodegradabili.

Il Giornale, 23 dicembre 2011, pag. 23

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