Mio padre ha fatto una coronografia con mezzo di
contrasto radioattivo, per quanto deve star lontano da mia moglie incinta e
dalla nostra bambina?
di Antonio Clavenna
Medico farmacologo, Laboratorio
Salute Materno Infantile, Mario Negri, Milano
Per la coronarografia, cui
lei fa riferimento nella sua lettera, si utilizza generalmente un mezzo di
contrasto che non è radioattivo. Si tratta di un mezzo che serve per
visualizzare le coronarie ai raggi X. Il contatto ravvicinato con chi si è sottoposto
a questo esame non crea perciò rischi a chi è in gravidanza e neppure ai bambini
piccoli.
C'è, invece, un altro esame,
la scintigrafia, per il quale si utilizzano effettivamente sostanze radioattive,
chiamate isotopi. Nel caso lei si sbagli sul tipo di esame, e sia invece stata
effettuata una scintigrafia, per poterle dare una risposta attendibile sarebbe
necessario sapere quale isotopo è stato utilizzato, perché il tempo necessario
per la scomparsa della radioattività, e quindi per la scomparsa di ogni rischio
per il contatto con i familiari, potrebbe
variare, da uno a dodici giorni. Nel
caso fosse stato impiegato il Tecnezio 99, sarebbe sufficiente attendere una
giornata.
Corriere della Sera, 2 ottobre 2011, pag.65
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