Le mamme non sono più
disperate
Migliaia di contatti per i
blog delle «Im», madri che riescono a divertirsi (con i loro figli)
di Angela Frenda
Ricordate il vestito impataccato di Uma
Thurman in «Motherhood» quando accompagna i figli a scuola? O le gonne
«nonnesche» di Debra Winger in «Voglia di Tenerezza », che poi (per metterci al
tappeto, è chiaro) sul letto di morte si passa il rossetto per rendersi presentabile
al suo bimbo? Insomma, avete presente quell’immagine
di maternità legata – indissolubilmente - a capelli sporchi, occhiaie,
interminabili dibattiti sui pannolini più economici o sul pediatra
rintracciabile? Bene, dimenticate tutto. Perché se questi sono i temi che
finora hanno invaso la blogosfera con diari di «desperate mums» sull’orlo di una
crisi di nervi, da oggi il messaggio è cambiato. Per i mummy blog più nuovi
«mamma è bello». E fa belle. Una bufala? Neanche un po’. Date un’occhiata a
thehipstermom.com, sito dell’americana Samantha Moeller: sì, lei nella homepage
è quella in minigonna, normopeso, sorridente, in braccio una bambina tranquilla
(nonostante non sia sul cavallino ma in posa per una foto), appoggiata a una
giostrina come se fosse il bancone di un bar. È una IM, una «invention mum»:
una di quelle donne che pensa che avere un bambino e mantenere un aspetto
gradevole sia possibile (e doveroso). E per questo ha deciso di dare consigli
nel suo blog (fondato nel
2008): «Invito gli altri a fare quello che faccio io:
tenermi in forma e alla moda. Mia figlia deve essere orgogliosa di me».
Infatti le IM nei loro diari dispensano
dritte per una maternità vissuta «in bellezza» e spesso vendono oggetti
«stilosi». Come fa Sharmadan Reid, londinese e madre di Roman, sei mesi, su
londonmomma. tumblr. com: consigli su come vestire il proprio bimbo/a, tendenze
e indirizzi top secret. O come fa nel blog bodieandfou.fr Karine Candice. Francese
trapiantata a Londra, mamma della cinquenne Mila Sienna e cofondatrice del
concept store online «Bodie and Fou», nel blog, ricco di immagini glamour, si
racconta. E così fa da traino al suo business (vincente). Senza dimenticare,
poi, le «etsymums», le madri con doti artistiche che hanno invaso Etsy, negozio
online specializzato in vintage e artigianato, con gioielli, quadri e
giocattoli prodotti da loro. Certo, in Italia la blogosfera mammesca non è così
variegata, ma qualche esempio c’è: nel foodblog (www.ilcucchiainodialice. it), nel
design (design per bambini. it o mammachecasa.it) e nel rafting (mammafelice.it,
lacasanellaprateria.com). Una IM nostrana, poi, è Chiara Cecilia Santamaria: 29
anni, mamma di una bimba di 2 anni e mezzo detta Polpetta, ha scritto un libro di
successo («Ma che davvero», Rizzoli) e fa proseliti grazie all’omonimo blog,
nel quale si racconta in modo dissacrante: «Si è evoluto parallelamente alla
mia vita da mamma: perplesso in gravidanza, ironicamente centrato sulla bimba
nel primo anno, e poi via via. Oggi parla ancora di me, ma è anche "condito"
da stile, fotografia e viaggi. E il futuro riserva sorprese».
Jenny Scott, invece, designer e madre di
Sonny, nove mesi, è andata oltre, aprendo la community mothers-meeting.com, in
poco tempo diventato l’anti «Mumsnet» (sito opinion leader delle mamme Usa).
Perché se su quest’ultimo i temi sono quelli classici genitoriali, Jenny ne ha
scelti altri: «Basta con dibattiti su ragadi e insonnia. Io parlo di come
rilassarsi con lo yoga, vestirsi glamour nonostante tuo figlio rigurgiti latte
sei volte al giorno, o trovare le Clark perfette per il bebè. Oramai siamo un club».
Una lobby che vanta, tra le iscritte, anche la modella Elle Macpherson,
capostipite (assieme a Heidi Klum e Liz Hurley, tanto per citarne due) delle
«Yummy mummy», le YM, genere antecedente alle IM ma molto simile: mamme super
fascinose che combattono alla ricerca dell’impossibile equilibrio tra la
ragazza sexy, la moglie amorevole, la professionista impeccabile e la madre
perfetta. Una lotta talmente stressante che Erica Ehm, vj della tv canadese Match
Music, ha aperto un sito dedicato a loro, oggi forte di 20 mila affiliate. Ma
anche in Italia abbiamo community di IM, come queenmother.it. Fondato da 7
socie/amiche tra cui Alessia Ciucci, 39 anni, consulente di comunicazione e
mamma di Vittoria, 3 anni e mezzo. Che racconta: «Lo abbiamo lanciato nel 2008.
L’idea? Realizzare un salotto virtuale del terzo millennio per mamme che invece
di chiudersi nel loro mondo di poppate ecc. si conoscono e condividono con
ironia indirizzi segreti (su Milano e Roma) e dritte genitoriali. Puntiamo a
una mamma glamour, ma che non dimentica mai di essere donna. E la cosa
funziona: siamo a 2 mila contatti al mese».
Se poi aveste voglia di qualcosa di
particolare, cliccate su thebloggess.com, gestito da una mamma, nome d’arte «Jenny»,
che è andata oltre il glamour e che ha tra i suoi fan Ellen Degeneres e Barack
Obama. Slogan: «Come Madre Teresa, solo meglio». Argomento principe: il sesso.
Corriere della Sera, 3
Settembre 2011, pag.47
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