Istituzioni di diritto

Alberto Roccella
Istituzioni di diritto
CUEM, pag.74, euro 10,00


IL VOLUME – l volume illustra i principi fondamentali dell’orine costituzionale italiano e descrive i suoi caratteri essenziali. Inoltre un capitolo è specificamente dedicato ai principi costituzionali in materia di sanità e al Servizio sanitario nazionale.

 UN BRANO – “La professione di ostetrica – Storicamente l’attività dell’ostetrica è stata configurata giuridicamente come una professione sanitaria ausiliaria, dalle professioni sanitarie principali (medico chirurgo, veterinario, farmacista). La  legislazione meno recente richiedeva il possesso di un diploma di abilitazione, da conseguirsi in corso di studio biennali, immediatamente successivi alla scuola media di primo grado, svolti in scuole di ostetrica costituite presso le cliniche ostetrico-ginecologiche delle Università, o anche presso ospedali.
  Attualmente la formazione delle ostetriche avviene nelle Università, presso la Facoltà di medicina e chirurgia, in corsi di laurea triennali aperti anche agli uomini (ai sensi della 1. 9 settembre 1977, n. 903, sulla parità di trattamento tra uomini e donne in materia di lavoro). L’ordinamento didattico del corso di laurea triennale è disciplinato dal decreto interministeriale 2 aprile 2001 (in G.U.n 128 del 5 giugno 2001 s.o.n. 136)
  Gli ambienti di lavoro e il profilo professionale delle ostetriche sono stai regolati dal d.m. 14 settembre 1994, n. 740 (in G.U. n.6 del 9 gennaio 1995). La prova finale per il conseguimento del titolo di studi, in esito al corso di laurea triennale, abilita all’esercizio professionale, previa iscrizione all’albo professionale (d.m. 740/1994, art. 2; d.i. 2 aprile 2001, art.6).  
  L’esercizio dell’attività di ostetrica è dunque soggetto, anche quando si svolga nell’ambito di un rapporto di lavoro dipendente, all’ordinamento proprio delle professioni liberi, per le quali è richiesta l’iscrizione in un albo professionale, tenuto da un ordine o un collegio professionale.
Gli ordini e i collegi professionali sono enti pubblici associativi, con partecipazione obbligatoria degli esercenti la professione. Gli ordini riguardano le professioni per le quali è richiesta la laurea di tipo tradizionale (avvocati, notai chirurghi, farmacisti, veterinari, ingegneri, architetti); i collegi riguardano le professioni per le quali sono richiesti un titolo di studi non universitario o una laurea triennale (ragionieri, geometri, agronomi).
  Per il settore sanitario gli ordini e i collegi professionali sono stati regolati col d.lgs. C.p.S.13 settembre 1946, n.233 (e successive modificazioni e integrazioni), al quale ha fatto seguito un regolamento di esecuzione approvato col d.P.R.5 aprile 1950, n.221.
  I collegi delle ostetriche hanno dimensione provinciale o interprovinciale: attualmente  collegi sono 79. Essi sono riuniti in una Federazione nazionale (Federazione nazionale dei collegi delle ostetriche, FNCO), con sede a Roma”.
                
INDICE DEL VOLUME – Capitolo 1 – Principi generali – 1.1. La divisione dei poteri  - 1. 2. Il costituzionalismo moderno – 1.3. La storia costituzionale italiana – 1.4. Caratteri della Costituzione repubblicana – 1.5. I principi fondamentali della Costituzione – 1.6. La protezione internazionale dei diritti fondamentali – 1.7. L’Italia e l’Unione europea – Capitolo 2 – Le fonti del diritto – 2.1. La nozione di fonti del diritto – 2.2. Il potere legislativo nello Stato regionale – 2.3. Le leggi ordinarie – 2.4. Le leggi costituzionali – 2.5. I decreti-legge – 2.6. I decreti legislativi – 2.7. Le leggi regionali – 2.8. I regolamenti – 2.8. Riserva di legge – 2.8.2. Preferenza di legge – 2.8.3. Diverse categorie di regolamenti – 2.9. Altri tipi di fonte del diritto – 2.10. Contrasti fra fonti normative e loro soluzione – Capitolo 3 – L’ordinamento della Repubblica – 3.1. Il Parlamento – 3.1.1. La struttura – 3.1.2. Le funzioni – 3.2. Il Presidente della Repubblica – 3.3. Il Governo – 3.4 La magistratura – Capitolo 4 – La sanità nell’ordinamento italiano – 4.1 I principi costituzionali – 4.2. I trattamenti sanitari obbligatori – 4.3. Il consenso informato – 4.4. L’evoluzione dell’interno pubblico nella sanità – 4.5. Il sistema sanitario nazionale – 4.6. Le strutture del servizio sanitario nazionale - 4.6.1 Le aziende sanitarie locali – 4.6.2. Le aziende ospedaliere, gli IRCCS, le aziende universitarie – 4.6.3. Le strutture accreditate – 4.7. Gli utenti del SSN – 4.8. Il personale del SSN – 4.9. Il finanziamento del servizio sanitario nazionale – 4.10. La professione di ostetrica.          

  L’AUTORE – Alberto Roccella è professore associato di Dritto urbanistico nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Milano. In precedenza ha insegnato Istituzioni di diritto pubblico e Diritto regionale nelle Università di Trento e di Pavia. Ha pubblicato saggi, note e commenti su argomenti di diritto amministrativo, diritto urbanistico, diritto regionale e dritto degli enti locali, legislazione dei beni culturali, amministrazione ecclesiastica.   

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