di
Valeria Arnaldi
Sono
i molti i nomi “tipici” che, non usati da anni, si possono ormai
considerare, a pieno titolo, estinti.
O in estinzione. Basta usare
l’apposito calcolatore Istat per vedersi scorrere davanti anni di
fiocchi rosa e azzurri. Se Manfredo e Nerina, Adelmo e Cristoforo sono pezzi da museo, prossime a subire la medesima sorte sono anche proposte più comuni, come Tiziana, con 26 iscrizioni all’anagrafe nel 2013, Cinzia, 25, Dino, 18, Monia, appena 11, Addolorata e Gustavo 6. E se i numeri contano, di più raccontano i trend.
LA
PRIMA DONNA
Il
diffusissimo Luca in quindici anni è calato di oltre il 50%, Roberta
quasi del 70%, Federica dell'80% circa. Il “borsino” dei nomi
saluta Giuseppe e Maria, sovrastati dalla nuova coppia d’oro,
Francesco e Sofia. Seguono, sul podio, Alessandro e Giulia, Andrea e
Aurora. Promossa la prima donna Eva, in un crescendo che porta a 714
registrazioni nell’ultimo anno, bocciato Adamo, con uno scarso 6,
quasi a fare metafora della difficoltà di incontrare l’anima
gemella. Non sarebbe più l’amore però l’augurio per i nuovi
nati, meglio puntare su ricchezza, successo e fama. Si moltiplicano
le Adele: il boom risale al 2012, dopo il successo internazionale
dell’omonima cantante. Il nome Ilary aumenta le quotazioni dopo il
matrimonio tra la Blasi e Francesco Totti, che fanno tendenza anche
con i figli. L’originale Chanel dato alla bambina si fa quasi
consuetudine con 197 omonime nel 2013. Sale pure Cristian, nella
doppia versione, con e senza “h”. La Rodriguez conquista le sue
baby-Belen nel 2009, un anno dopo il debutto sul piccolo schermo. Il
matrimonio le fa perdere punti – un intero anno di “fermo” –
per poi riprendere la corsa da posizioni più basse. È un vero
trionfo quello di Emma, ex-rivale dell’argentina, che la schiaccia
nelle preferenze di mamma e papà.
La
musica porta all’anagrafe anche Arisa, Shakira, Rihanna e Miley.
Dalle note alla storia. Risalgono “gloriosi” Cesare, Achille,
Ettore e, aiutato dal film “300”, Leonida. Il trend epico non
trascura Ulisse e Ascanio. Sale Penelope, ma a giudicare
dall’andamento, più per la nascita della figlia di Gianna Nannini
che per il monumento omerico alla fedeltà. Nessuna epica, ma ancora
questioni di figli per i Nathan, sollecitati dal piccolo Briatore.
Per le bimbe, si punta sulla bellezza, da Marilyn, come la Monroe, ad
Angelina, come la Jolie, fino ad Elsa, principessa dell’ultimo film
animato Disney. Neppure i pontefici sembrano sfuggire al toto-fan
anagrafico. Se Francesco è al primo posto nelle preferenze dei nomi
maschili per gli italiani, Benedetto ha subito un sensibile calo dopo
la rinuncia di Ratzinger, mentre Giovanni Paolo ha giovato delle
cerimonie di beatificazione e santificazione.
LA
CLASSIFICA
Santo
patrono d’Italia, ora Papa e, secondo alcuni, “capitano”, è
Francesco il nome più amato e utilizzato dagli Italiani, con oltre
10mila nati nel 2013, e un dato in aumento costante. Seguono
Alessandro, Andrea, Lorenzo. Conquista posizioni Mattia. Benissimo
Matteo Gabriele, Leonardo, Riccardo. Ultimo tra i primi, Tommaso. A
dettare la scelta per le bambine sembra, invece, essere la musica, in
una top ten tutta giocata tra canzoni e cantanti. Sofia, canterina
principessa disneyana, diventa il primo nome delle italiane, con
quasi 8000 bimbe. Giulia è il secondo. Terzo posto per Aurora.
Cresce Emma. Piacciono Giorgia, Martina – la famosa “Violetta”
-, Chiara, Sara, Alice. A chiudere è Gaia. Nomi da palco.
LA
CULTURA
Ma
il gioco può continuare pressoché all’infinito. Bianca sale nelle
simpatie, crolla Brunella. Renzo si “spegne” con appena dieci
bambini, Lucia scende rimane in primo piano, con quasi mille. Giacomo
cresce e “rimembra” poco la sua Silvia, in sensibile calo.
Foscolo, con solo 19 Ugo, viene battuto da Carducci, con ben 261
Giosuè. Leonardo supera sia Michelangelo che Raffaello. E, prossimi
alla fine anche Romolo e Remo, l’anagrafe ne ribalta le sorti – e
i favori – rispettivamente con 6 e 10 bambini, quasi a ricordare il
volo degli uccelli che decise le sorti di Roma. Dalla politica antica
a quella moderna. In caduta libera Silvio, quasi dimezzato, è invece
nella top ten dei più diffusi Matteo. E se la legge pone il paletto
del “ridicolo”, vietato a tutela del bambino, la fantasia allarga
i margini di tolleranza, consegnandoci Oceano, Falco, India, Thiago.
A ognuno la sua fantasia. E i suoi confini. In Francia, l’anagrafe
ha appena dovuto rifiutare il nome “Nutella” destinato a una
dolcissima bambina.
Il
Mattino, 22 febbraio 2015
Nessun commento:
Posta un commento