Piccole storie da toccare o per dormire


Regali da leggere

di Giulia Zino

  Morbidi, gonfiabili, coloratissimi, «esplosivi». Più che da leggere, da mordere, toccare, squadernare come non ci si sognerebbe mai di fare con quelli «da grandi». Sono i primissimi libri, quelli per i piccoli da zero a tre anni e qualcosa di più. Insomma, per chi non sa ancora leggere ma può già prendere confidenza con forme e modi della (futura) lettura. Sotto l’albero ci stanno bene, ovviamente, i libri a tema natalizio, come i Raccontini per Natale di Sam Taplin (e 12,50) editi da Usborne, cinque piccole storie da raccontare prima della nanna: dall’abete troppo piccolo all’orso troppo grosso a caccia di regali grossi. Per la nanna e sulla nanna anche Via tutti a letto di Sandra Boynton (Ape Junior, pagine 16, e 8,90): un bel gruppetto di elefanti, ippopotami, coniglietti e altri animali si prepara, pigiama alla mano, al viaggio sotto le lenzuola. Divertente e in rima.

   Ancora animali protagonisti anche in Buongiorno postino di Michaël Escoffier e Matthieu Maudet (Babalibri, pagine 30, e 11, traduzione di Federica Rocca), dove il portalettere in bicicletta deve consegnare a ciascuna coppia il bebè giusto, con qualche incidente di percorso brillantemente risolto. Divertire ma anche insegnare: per la collana Primi libri, Emme Edizioni propone Come si chiama?, scritto e illustrato da Giulia Orecchia (e 10,90), per cominciare a memorizzare le prime parole. E se libro deve essere che sia anche gioco, come i sempre amatissimi libri impermeabili, da portarsi nella vasca, come Pesciolino dove sei? (e 10), della collana Zerotre di Franco Cosimo Panini (premiata con l’Andersen nel 2009), con annesso pesciolino di spugna che fa anche da spruzzino. Infine, un super classico per l’infanzia (ma forse meno conosciuto rispetto ad altre fiabe più  «cinematografiche») come
Riccioli d’oro e i tre orsi che torna, illustrato da Peppo Bianchessi (Uovonero edizioni, e 18), per la collana «Pesci parlanti» pensata per bambini affetti da autismo ma adatta anche a quelli in età prescolare o con difficoltà di lettura. A partire dai 3 anni.

Corriere Della Sera, 16 dicembre 2012, pag, 12

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