Bimba ricoverata dopo il bagno in mare a Alghero

Due anni, è in vacanza con i genitori di Dalmine «I tuffi, poi i sintomi». Colpiti altri dieci bambini 

di Desirée Cividini

  Quella che doveva essere una bella vacanza per una famiglia di Dalmine si è trasformata in una brutta avventura. Da domenica sera la piccola Camilla, due anni, è ricoverata nel reparto di Pediatria dell’Ospedale civile di Alghero, in Sardegna, località frequentata anche da moltissimi bergamaschi. Le prime analisi dicono che si tratta di gastroenterite, ma i genitori della piccola vogliono vederci chiaro.

  Camilla, infatti, così come altri bambini (circa una decina i casi registrati), pare abbiano iniziato ad accusare i primi sintomi dopo il bagno nel tratto di mare investito in questi giorni da quella che è stata ribattezzata «marea gialla». E mentre il sindaco di Alghero, Stefano Lubrano, conferma l’assoluta balneabilità delle acque, i turisti di fare tuffi in quell’acqua in questi giorni non ne vogliono proprio sapere.

  Molti di loro hanno segnalato ai carabinieri il fenomeno che sta colorando un tratto di mare e c’è anche chi, come il bergamasco Diego Parimbelli – papà di Camilla –, si prepara a presentare un esposto: «Rimaniamo in attesa delle analisi della bimba e di quelle effettuate dall’Arpa Sardegna sulla fenomeno della marea gialla per escludere una possibile relazione, sperando ovviamente che la bimba si rimetta presto». «Non appena avremo i risultati – dichiara il padre della piccola Camilla, arrivato con la famiglia ad Alghero lo scorso venerdì – valuteremo se presentare un esposto per verificare eventuali responsabilità in merito a quanto accaduto».


  La bimba, infatti, ha iniziato a stare male dopo il bagno nel tratto di mare colpito dal fenomeno della marea gialla: «Siamo arrivati ad Alghero nella tarda mattinata di venerdì e con la nostra bimba, da buoni vacanzieri, ci siamo precipitati a fare un tuffo nel nostro amato mare sardo. Nel giro di poco tempo – racconta Diego Parimbelli – l’acqua si è intorbidita ed ovviamente abbiamo evitato di immergerci ancora. Lo stesso fenomeno - che da quanto ho saputo si è presentato già nel corso delle due stagioni estive precedenti - si è verificato il giorno successivo e la sera stessa Camilla ha iniziato ad accusare strani sintomi: ha voluto andare a dormire senza cena e la mattina seguente aveva problemi intestinali con febbre sopra i 38°. Oggi (ieri per chi legge, ndr) la bimba è ancora ricoverata in Pediatria».

  I risultati delle prime analisi confermano che la bimba è positiva al rotavirus, un virus intestinale che provoca la gastroenterite, ma rimane ferma la volontà della famiglia di verificare che non vi sia una relazione tra il fenomeno della marea gialla e lo stato di salute della piccola Camilla. Intanto oggi dovrebbe tenersi un primo vertice in Comune a Sant’Anna con tutti i soggetti interessati, dopo il quale si dovrebbe sapere con certezza scientifica se l’acqua che bagna la spiaggia di Maria Pia è inquinata da batteri fecali oppure semplicemente colorata di giallo-marrone a causa di un antiestetico, ma innocuo, processo di eutrofizzazione. Ieri le acque sono tornate limpide, ma Diego Parimbelli e la moglie, che avrebbero dovuto fermarsi ad Alghero fino al 20 luglio, hanno deciso di lasciare la località turistica non appena la piccola verrà dimessa.

  «Come tutti – conclude Diego Parimbelli – anche noi ci auguriamo che le istituzioni facciano il possibile per risolvere il problema della marea gialla per il bene di tutti: del mare, dei sardi e del turismo».

 Secondo le analisi dell’ospedale civile la piccola è affetta da gastroenterite.

Alghero, in Sardegna, dove la bambina di Dalmine e altri dieci bimbi hanno contratto la gastroenterite Esperti al lavoro per chiarire il fenomeno delle acque ingiallite e la balneabilità.

  L’Eco Di Bergamo, 5 luglio 2012, pag, 34 

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