Non solo cartoni o 3D. Un salto nel cinema del passato
per arricchire il loro sguardo e immaginario
I 10 film (di quando eravamo piccoli noi) da mostrare ai
bambini
di Giuseppina Manin
Che i suoi eroi siano Henry
Potter o Shrek, le Winxs o le Cars, che i suoi sogni lo portino a spasso per le
Ere Glaciali o tra il popolo dei Minimei, che la sua Arca di Noè ospiti il
pesciolino Boris o Kung fu Panda, che le sue grida di guerra oscillino tra
Puzzole alla riscossa e Piovono polpette… Tutto questo e molto altro ancora è
cinema e merenda quotidiana dei nostri bambini. Un grande marasma di immagini
rutilanti, capaci persino di uscire dallo schermo, pronte a invadere il loro
sguardo e il loro immaginario. Eppure, seguendo l’esempio di Alice, ogni
bambino dovrebbe tentare ogni tanto di spingersi oltre lo specchio virtuale,
oltre i trucchi ipnotici del 3D. Avventurandosi dentro altri film, altre
storie, altri personaggi.
Un piccolo salto nel cinema del passato: ecco
dieci film per cominciare un percorso nel grande cinema di ieri con cui sono
cresciuti i loro genitori e i loro nonni. Che, se li rivedranno con figli e
nipotini, semineranno salutari germi di cinefilia e ritroveranno emozioni e
risate di allora.
Tutti
insieme appassionatamente Meraviglioso musical da 10 Oscar, diretto nel 1965
da Robert Wise. Vale per la storia, una giovane governante (Julie Andrews) alle
prese con sette ragazzini scatenati e il loro bel padre vedovo nell’Austria del
1938. Diventeranno una famiglia e, con la forza dell’amore e del canto,
riusciranno persino a beffare i nazisti. Vale per la musica di Richard Rodgers.
Motivi trascinanti, uno su tutti «My Favorite Things», da cantare (magari in
inglese) in coro con gli amichetti, stile karaoke.
L’armata
Brancaleone Altro caso dove musica e canzoni hanno segnato la fortuna di un
film (1966). Autore di un poema epico tutto da ridere è Mario Monicelli. Le
avventure di Brancaleone da Norcia, don Chisciotte spelacchiato interpretato da
un meraviglioso Vittorio Gassman, e del suo seguito di picari fuori di testa. A
rischio di venir intonato per giorni il motivetto conduttore su musiche di
Carlo Rustichelli «Branca Branca Branca, Leon Leon Leon…».
I tre
moschettieri Gli eroi di Dumas sono stati portati sullo schermo infinite
volte. In questa versione giocosa di Richard Lester del 1974 troviamo Michael
York nei panni di uno scanzonato D’Artagnan. «Tutti per uno, uno per tutti» è
un inno all’amicizia e alla solidarietà. E per chi si appassiona la saga
continua, stessi interpreti, stesso regista con «Il ritorno dei tre
moschettieri». Un invito a leggere il romanzo.
La
Pantera Rosa
Tutti i bimbi conoscono i cartoon, pochi l’originale. Tra gli
otto film della serie, firmati sempre da Blake Edwards, è bene partire dal
primo, del 1963. Dove, come in una fiaba, troviamo una bella principessa
(Claudia Cardinale), un ladro gentiluomo (David Niven) e un diamante con su
incisa una pantera, che naturalmente sparisce. A condurre le indagini
l’ispettore più buffo della storia del cinema, quel Clouseau cesellato da Peter
Sellers sui tratti del poliziotto imbranato ma sempre salvato dalla fortuna.
Il
nipote picchiatello Per ridere senza freni e per scoprire una coppia
irresistibile del comico americano, Dean Martin e Jerry Lewis, questa commedia
1955 di Norman Taurog. Da manuale le scene del coro diretto da Lewis e quella
del ballo delle collegiali.
I magnifici sette
Caposaldo del western Usa firmato nel 1960 da John Sturges. Cast d’eccezione, da
Yul Brynner a Steve McQueen. Nel Messico ottocentesco bandidos contro
campesinos. Vinceranno questi ultimi con l’aiuto di sette generosi pistoleros. Trascinante
colonna sonora (premiata con Oscar).
L’uomo
che sapeva troppo Il primo Hitchcock non si scorda mai. Tutti gli altri
seguiranno dopo aver visto questo family-thriller del 1956 con James Stewart e
Doris Day, papà e mamma del piccolo Hank, rapito durante una vacanza in
Marocco. Colpi di scena, misteri, brividi. Ma Hitch non calca mai la mano e
tempera la paura con l’umorismo. Alla fine salvifica si rivela la canzone di
mamma Doris «Que sera sera…».
I
soliti ignoti Un secondo titolo di Monicelli, girato nel 1958. Una banda di
ladri esilarante come un teatrino dei pupi. Con le «marionette» di Totò e
Capannelle, con Mastroianni, Carotenuto, Gassman. Quest’ultimo in un suo libro
autobiografico raccontava: «La maggior parte delle scene non riuscivamo a
finirle per il gran ridere».
Ventimila
leghe sotto i mari Primo film Disney in Cinemascope, diretto nel 1954 da
Richard Fleischer. Un marinaio, Kirk Douglas, dà la caccia a un mostro marino
che poi si rivela un sommergibile. A guidarlo il misterioso capitano Nemo
(James Mason). Molti i remake successivi, mai all’altezza del primo. Tra gli
abissi misteriosi c’è il caso di scoprire i libri di Verne.
La
febbre dell’oro Il più vecchio in ordine di tempo, 1925. Capolavoro di
Charlie Chaplin, vagabondo alle prese con i cercatori d’oro. Ridotto alla fame
al punto di mangiarsi una scarpa, finirà milionario. Un’occasione per scoprire
il fascino di un cinema muto e in bianco e nero. Che parla e fa divertire solo
con la forza delle immagini. Il recente trionfo di «The Artist» ha radici
lontane.
Qui Lina Vi sentite una nonna poco usata? Il cinema è la grande occasione. Un
film, scelto per gusti e tendenze del bimbo che vi è stato affidato, vi legherà
a lui o lei. «L’ho visto con il nonno». Quel ricordo vi unirà nel tempo.
Corriere della Sera, 21
Aprile 2012, pag, 49
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