Svezzamento naturale

Di seguito sono riportate le indicazioni inerenti allo svezzamento "naturale" proposto dalla dott.ssa Pellegrini, pediatra dell'ASL della provincia di Bergamo, in alternativa allo svezzamento "tradizionale". La bibliografia utilizzata si basa sui seguenti volumi:
- Lucio Piermarini, Io mi svezzo da solo!, Bonomi Editore;
- Maurizio Iaia, Lo svezzamento e oltre... secondo natura. Una guida per i genitori e pediatri, Editeam;
- Maurizio Iaia, Cibo dei piccoli... salute dei grandi, Editeam.
La maggior parte dei pediatri segue il "vecchio" sistema dello svezzamento; tuttavia, sono sempre di più quelli che propongono uno svezzamento naturale, conforme ai bisogni e ai tempi del bambino, fondato sui cibi genuini delle nostre tavole. Oltre ai vantaggi per la salute dei bimbi, quest'ultimo approccio favorisce un minore dispendio di denaro.


Svezzamento 

Con il termine Svezzamento si indica il passaggio da un’alimentazione lattea (al seno o artificiale) ad un’alimentazione diversificata, con l’ introduzione di cibi diversi e semisolidi, indispensabili per soddisfare nuove esigenze nutrizionali.
Le più autorevoli istruzioni scientifiche internazionali indicano l’età dei 6 MESI COMPIUTI  come la più appropriata dal punto di vista fisico (digestivo-metabolico, motorio) e relazionale per iniziare a proporre al bambino del cibo solido a completamento del latte.
Oggi si propone un nuovo modello di SVEZZAMENTO, definito  COMPLEMENTARE che permette al bambino  di avvicinarsi al cibo in modo sempre più autonomo e gradualmente consapevole, mediante assaggi dei vari alimenti:  CEREALI con o senza GLUTINE ( pane, pasta, riso, farine varie)  CARNE – PESCHE – LEGUMI – YOGURT – VERDURE – FRUTTA, che integrano l’alimento base della sua dieta (il LATTE).
Pertanto non è necessario o indispensabile ricorrere alla PAPPE a base di alimenti speciali per l’infanzia. In sostituzione o in aggiunta ad esse s propone ASSAGGI DEI CIBI DELLA TAVOLA DEI GENITORI, tenendo presente che:
 - è opportuno abituare il bambino ai nuovi sapori attraverso PREPARAZIONI SEMPLICI, non troppo elaborate;
- spetta ai genitori decidere i TIPI DI ALIMENTI SALUTARI da proporre al bambino;
- spetta al bambino decidere in che QUANTITÀ assumerli.


INDICAZIONI GENERALI

  Tenere sempre il bambino a tavola con i genitori non appena è in grado di stare seduto con il minimo appoggio sul seggiolone o in braccio.
Aspettare i 6 mesi come raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dall’UNICEF.
-  Aspettare  le richieste del bambino; di solito tenterà di raggiungerlo  con le mani o uno sguardo sostenuto ed eccitato.  
- Soddisfare qualsiasi sua richiesta, sempre ovunque, purché si tratti al cibo idoneo  o giudizio dei genitori.
- Smettere gli assaggi se il bambino smette di chiederli, o se il pasto della famiglia è finito.
- Non cambiare ritmi e durata dei pasti dei genitori. Il bambino deve, necessariamente è lo farà senza  alcuno sforzo, prendere il loro ritmo.
- L’allattamento prosegue a richiesta fin quando la mamma e il bambino saranno, entrambi, d’accordo o continuarlo

Il LATTE (materno o, in sua assenza, formulato di proseguimento)  continua di rappresentare un’importante fonte di nutrimento nell’alimentazione quotidiana per soddisfare il fabbisogno di calcio del lattante. La qualità di latte tenderà a diminuire progressivamente dopo i 6 mesi, via via  che il piccolo aumenterà  spontaneamente  gli assaggi di cibo solido, che diventa necessario per soddisfare i nuovi bisogni nutrizionali , come quello in ferro (presente in carne e pesce).  IL LATTE MATERNO può essere proposto ancora a tutti i pasti, fino a quanto sarà disponibile e in base alle esigenze specifiche della mamma e del bambino.  In sua assenza, IL LATTE FORMULATO 1 dopo il compimento del 6° mese va sostituito con il LATTE di  PROSEGUIMENTO.
Non è necessario introdurre rigorosamente uno alla volta nel tempo i diversi alimenti allo scopo di prevenire allergie, come si ritiene comunemente e come è stato indicato in passato:  E’ STATO DIMOSTRATO CHE TALE PROCEDURA NON HA EFFICACIA PREVENTIVA, al contrario una serie di STUDI ha messo i EVIDENZA CHE RITARDARE TROPPO L’INTRODUZIONE DEI COSIDDETTI ALIMENTI ALLERGIZANTI (derivati del  latte di mucca, pesce, uova, pomodori, crostacei, noci e arachidi) favorisce paradossalmente l’allergia alimentari.
Il cibo solido va proposto in 2 PASTI GIORNALIERI (pranzo e cena) secondo i consigli più avanti indicati.
 
PRIMO PIATTO
CEREALI (meglio semi-integrali nell’età 6 mesi-2 anni e successivamente integrali), preferire pasta semplice (piuttosto che all’uva o ripiena con condimenti a base di sughi di pomodoro e/o verdure, evitando alimenti ricchi di grassi saturi (BURRO,  PANNA,  PANCETTA..).  Si può abbinare un primo piatto asciutto a pranzo e una minestra alla sera.

SECONDO PIATTO
PESCE (3-4 volte la settimana)  o CARNE MAGRA (3-4 volte la settimana) o LEGUMI (3-4 volte la settimana)  o UOVA( 1- 2 volte la settimana) o FORMAGGI (1-2  volte la settimana).
VERDURE di STAGIONE,  OLIO EXRAVERGINE  DI OLIVA, PANE E FRUTTA FRESCA DI STAGIONE dovrebbero essere sempre presenti ai  PASTI.

IL SALE: MEGLIO POCO PER TUTTI
E’ salutare cucinare con poco sale per tutti  componenti  famigliari e non abituare precocemente il bambino al gusto salato: es. mettere POCO SALE nell’acqua di cottura per la pasta, non salare le verdure e utilizzare SPEZIE o ERBE AROMATICHE per insaporire i cibi.
  Un’adeguata  alternativa nutrizionale è Il PIATTO UNICO: CEREALI + LEGUMI (pasta con fagioli, ceci o lenticchie, polenta con fagioli, lenticchie), cereali + pesce, cereali + carne, cereali + uova (spaghetti alla carbonara, tagliatelle al sugo).
FRUTTA  meglio a metà mattina o tra un pasto e l’altro, anche per distanziare i pasti, se ad esempio il bimbo è irrequieto perché sembra aver fame. Preferibilmente fresca e grattugiata, meglio se proviene da coltivazioni biologiche; mela pera, banana, frutta di stagione: albicocca, prugna, nespola, uva, con qualche goccia di succo di limone, i frutti rossi (fragole, more, mirtilli, ciliegie); pesca, kiwi.  Non appena il bambino riesce a portarli alla bocca da solo, va proposta in piccoli pezzetti.

LE PORZONI DEGLI ALIMENTI  sono indicate nella tabella dì seguito (espresse in grammi). Hanno comunque un significato orientativo, perche il bambino, dopo un periodo iniziale, sceglierà spontaneamente di aumentare la quantità di cibo solidi da assumere.

ALIMENTI
6-9 MESI
10-12 MESI 
1-3 ANNI
PASTA,   RISO , MAIS, ORZO,  FARINE (per brodi di manzo le quantità)
25/30
30/35
40/50
Carni magre 
30
35
40
Carni stagionate (prosciutto, bresaola) 
15

20
20/25
PESCE
40
50
50/60
Formaggi
-freschi molli,ricotta, casatella, 
-freschi da taglio (caciotta, mozzarella)
-a media stagionatura (pecorino)
-ad alta stagionatura (es. parmigiano)
- come secondo piatto
-grattugiato per condimento   

30/35

15/20

10/15



10
5



35/40

20/25

15



10
5



40

30

20



15
5
LEGUMI  - secchi
              - freschi    
20
60
20
60
25
60/70
uova
n. 1
n.1
n.1
 
OLIO extravergine di oliva
 1 cucchiaio
 1 cucchiaio
 1 cucchiaio
ORTAGGI e FRUTTA
- verdure crude non a foglia
- verdure crude o a foglie
- verdure miste per salse di condimento
- Verdure miste per zuppe
- frutta fresca
- frutta secca oleosa





50

15

35

80
80/100
10

60/70

20/25

40/45

100
100
10

80

25/30

50/70

120
100/150
10

Il cibo va offerto in piccoli frammenti : a seconda del tipo di alimenti occorre sminuzzare, tagliare a pezzettini, schiacciare, tritare
Esempi su come iniziare a proporre gli alimenti solidi a 6 mesi di età

SRUMENTI
Di uso comune per rendere fruibili cibi solidi: forchetta, coltello, cucchiaio, misto - frutta, passaverdura, grattugia  
ALIMENTI
 PASTA di vario formato


Tagliare a pezzettini
PESCE
Utilizzare filetto di pesce senza spine sminuzzare
CARNE di vario tipo
Tritare con trita-tutto domestico non è necessario ricorrere al frullatore.
VERDURE  crude
Tagliare a pezzettini  o grattugiare le carote
VERDURE  COTTE
Eliminare eventuali filamenti fibrosi, schiacciare con una forchetta o sminuzzare
LEGUMI
Fagioli, ceci, lenticchie,piselli, soia,  fave 
Dopo la cottura, passare con un passaverdure per eliminare la buccia fino a 1 anno di età 
PROSCIUTTO CRUDO
Tagliare il grasso visibile e tagliare a pezzettini
Uova
O in omelette al forno
Ridurre a pezzettini
PANE
Scegliere pane comune che può essere dato a pezzi
FRUTTA  alcuni esempi:
- mela, pera
- banana
- mandarini , arance

- uva
- pesche, prugne, susine

- frutta secca eleosa (es. noci)



Sbucciare e grattugiare
Schiacciare con la forchetta
Sbucciare, tagliare a pezzettini  gli spicchi , eliminare accuratamente i semi.
Sbucciare, tagliare a pezzettini  e togliere i semi
Scegliere frutti maturi perché più morbidi,
Tagliare a pezzettini la polpa
Sbucciare,tagliare con il trito-tutto.

   

ALTRE INDICAZION PRATCHE

-  Verdura: proporre piccoli pezzetti di verdura ben cotta (patata, carota, zucchina, ecc..) anche non condita, che il bambino possa mangiare con le mani.
-  Formaggi freschi: ricotta, quartirolo, caprino, primo sale.
Formaggi magri a pasta tenera: stracchino,  crescenza, mozzarella, branzi.
-  Formaggi stagionati: pecorino, non troppo salato, formaggio di monte.
-  Prosciutto cotto: magro e senza polifosfati, ben tritato.
-  Pesce: merluzzo, branzino, palombo, rombo, luccio, cernia, ATTENZIONE ALLE  LESCHE.
LISCHE.
- Brodo di carne: cuocere lentamente 150 gr di carne magra (pollo, vitello, manzo) in 1/ 2 litro d’acqua con un gambo di sedano e 1 carota fino a ridurre il liquido della metà. NON AGGIUNGERE DADO O SALE.  Sgrassare ulteriormente schiumarlo il brodo a freddo. Far cuocere nel brodo la pastina, il semolino o aggiungere pane grattugiato.
- Carne fresca triturata con tritacarne dopo averla lessata (bollire in acqua bollente carota e sedano per circa 1 ora, vedi sopra) o cotta al vapore (con il castello di rete per circa 15-20 min); da aggiungere alla pappa.
- Legumi: I legumi sono fonte di proteine vegetali e ricchi vitamine e minerali, tra cui il ferro: andrebbero al bambino in alternativa alla carne anche 2 volte la settimana. Se freschi far bollire per 45 min, se secchi lasciare in mollo per almeno 12 ore e cuocere il acqua rinnovata per 1-2 ore ( mezzora in pentola a pressione), passare al passaverdure per eliminare la buccia (responsabile di fermentazione intestinale) e non ancora ben digeribile dal bambino), aggiungere al passato di verdure uno-due cucchiai, aumentando gradualmente. Iniziare con le lenticchie e la soia, più digeribile.
- Pomodoro: inizialmente nel passato d verdura, poi sulla pasta.
- Tuorlo d’uovo: si può aggiungere a fine cottura nella minestra calda oppure alla coque (bollito per 2-3 minuti) o sodo, iniziare 1-2 cucchiaini al giorno quindi  aumentare, fino a dare il tuorlo intero in alternativa alla carne 1 volta alla settimana, l’albume 10 mesi.
- MERENDA: Latte materno o formulato in alternativa.  Frutta grattugiata o a pezzettini. Yogurt intero naturale, da solo o con la frutta grattugiata o il piccoli pezzetti (non crema di yogurt), biscotti sbriciolati.
- SE IL BIMBO E’ ANCORA ALLATTATO AL SENO, NON SOSTITUITE IL LATTE DELLA MAMMA CON  LO YOGURT.
- LATTE Si consiglia latti di proseguimento fino al 12° mese di vita (l’introduzione del latte vaccino, consigliabile NON PRIMA DEL DECIMO MESE, deve avvenire nel seguente modo: 200 gr di latte intero non bollito con l’aggiunta di 50 cc di acqua + 1 cucchiaino di malto d’orzo e/o di riso, 2-3 biscotti).
- MIELE: dopo  l’anno d’età preferibilmente di acacia (robinia), da usare con moderazione, al max 1 cucchiaio al giorno, NON INTINGERE SUCCGIOTTI O BIBERON.
- E importante che il bambino durante il pasto abbia la possibilità di familiarizzare con il cibo: di toccarlo, di pasticciare con una piccola quantità di cibo, di tenere in mano un cucchiaio, piccolo cosa che renderanno il momento del pasto più piacevole e permetteranno lo svilupparsi di un buon rapporto con il cibo.



Nel caso in cui ci fosse la necessità di offrire al bimbo un piatto completo fin da subito, di seguito trovate le indicazioni per la “vecchia prima pappa”.
Esempio di PAPPA a base di ALIMENTI per L’INFANZIA
Preparazione del brodo vegetale: far bollire (circa 1 ora a fuoco lento o 20 minuti nella pentola a pressione) in 1 litro di acqua, SENZA SALE. Verdure tagliate a pezzettini, fino a ridurre il liquido a  metà. Filtrare attraverso un colino fitto ed utilizzare il brodo cosi ottenuto. Il brodo può essere conservato in frigorifero (per non più di 24 ore) dentro recipienti d vetro. Può anche essere surgelato.
Utilizzare verdure di stagione: zucchine, carote, patate, finocchi, lattuga, erbette, zucca, fagiolini, coste (bietole), sedano, tutte le varietà di insalata (meglio se le verdure provengano da coltivazione biologiche).  In un secondo momento aggiungere verze, sedano, piselli, lenticchie decorticate. Spinaci, cipolla, aglio e meglio introdurli dopo l’anno.
Le verdure possono essere frullate o passate al passaverdure e aggiunte al brodo vegetale; 150-200 ml con 3-4 cucchiai di verdura.
In caso di stitichezza preferire zucca, zucchine, verdure verdi.
Se diarrea utilizzare carote e patate bollite al momento.

A 150-200-250 cc di brodo vegetale aggiungere:
-Crema di riso o mais e tapioca, farro, crema d’orzo o crema multi cereali, semolino, pan grattato: 2- 3 cucchiai.
Per i bambini che hanno problemi di stitichezza si consiglia crema di mais e tapioca,  crema d’orzo, crema multi cereali.
Se problemi di diarrea meglio crema di riso.
-Olio extravergine d’oliva  1 cucchiaino.
-Parmigiano reggiano grattugiato ben stagionato: 1-2 cucchiaini.
- Verdure passate: 3-4 cucchiai.
-Carne tritata quantità come indicata sopra. Se utilizzate l’omogeneizzato solo mezzo vasetto 40 grammi) oppure pesce o legumi.

Dal sesto mese di vita si consiglia ZIMAFLUOR: 4 gocce o 1 cp da 0,25 mg o BABYFLUOR 1 cp da 0,25 mg al giorno lontano dai pasti di latte fino al compimento 2° anno di vita.

Per concludere aggiungo alcune osservazioni:
Questa nuova modalità si discosta da quanto è stato indicato fin ora, peraltro anche di noi pediatri.
Va considerato che è il risultato di studi scientifici che hanno considerato e rivalutato, oltre che esigenze nutrizionali e le problematiche allergiche, anche altri aspetti inerenti l’alimentazione come i disturbi del comportamento alimentari: es. la dieta selettiva (es. solo pasta in bianco, patatine fritte e cotoletta), il sovrappeso-obesità, anoressia-bulimia, problematiche oggi in aumento.
Questo nuovo approccio oltre che completo e adeguato dal punto di vista nutrizionale si ritiene che porti il bambino ad approcciarsi al cibo in modo più  autonomo e consapevole, cosi da maturare col tempo un sereno rapporto con esso.
Infine è importante ricordare che il momento dello svezzamento è estremamente importante per l’espressione di “competenze evolutive naturali”.
I compiti educativi dei genitori in questo momento sono:
- riconoscere, rispettare e sostenere la capacità del piccolo di sapersi regolare da sé riguardo alla “quantità” di cibo che gli è necessaria ( capacità innata di auto regolazione) a alle sue crescenti abilità psicomotorie che gli permettono d fruire in modo sempre più autonomo del cibo.
- indirizzarlo correttamente verso la scelta di una varietà sufficiente di aliment.
“qualitativamente” salutari attraverso l’esempio personale che rappresenta il modello più influente per l’apprendimento di sani abitudine.
Lo svezzamento del proprio figlio può essere un’occasione di rivedere quindi le proprie ABBITUDINE ALIMENTARI: osservando i genitori il bambino apprenderà in poco tempo a MANGIARE ciò che essi sono abituati a mangiare. Quando il bambino si sarà abituato, senza fretta, a mangiare un po’ di tutto occorre programmare pranzo e cena sulla base di una giusta varietà giornaliera di alimenti in modo da fornire un “PASTO COMPLETO” che contenga cioè tutti i nutrimenti secondo le indicazioni riportate, valide sia per gli ADULTI che per il BAMBINO.

TABBELLA 2: ALCUNI ERRORI DA EVTARE

-          Iniziare lo svezzamento prima del sesto mese
-          Iniziare lo svezzamento con la solo frutta (ridotto assorbimento del ferro presente nel latte).
-          Dar da mangiare al bambino separatamente, escludendolo dalla partecipazione al posto della famiglia.
-          Utilizzare schemi di svezzamento troppo dettagliati per quantità per quantità e tipo di alimenti in quanto favoriscono:
- un  approccio passivo dei genitori, limitando la loro capacità di osservare i segnali del bambino che è in vere in grado di esprimere attivamente le sue scelte e di regolarsi da sé su quando deve mangiare;
- eccessive preoccupazioni se il piccolo non assume tutta la quantità “prescritta”
- Mettere in atto strategie e pressioni varie per condizionare il bambino a mangiare la quantità di cibo che soddisfi le aspettative dei genitori

-          Usare il cibo come panacea di fronte a bisogni del bambino “diversi” dal bisogno di mangiare.

-          Proporre sempre gli stessi alimenti perché il bambino mangi (alimentazione monotona e nutrizionalmente squilibrata).

-          Mangiare con la TV accesa e/o frettolosamente.

-          Dare latte vaccino non formulato nel 1 anno di vita (rischia di deficit di ferro).

-          Impiegare il sale in quantità non controllata per le varie preparazioni o aggiungere zucchero da cucina al cibo per spingere il bambino a mangiare, influenzando in tal modo il gusto del bambino anche a lungo termine con rischi potenziali per la salute.

-          Sostituire la frutta fresca con succhi di frutta.

-          Utilizzare bevande a base di infusi di erbe dolcificante a meno, che non inducono il bambino a soddisfare la sete bevendo invece ”semplice acqua”.  Peraltro, il loro contenuto in polifenoli ostacola l’assorbimento di ferro.

-          Proporre un eccesso di proteine (soprattutto animali: formaggi, carni, e insaccati) e una scarsa qualità di grassi salutari (olio extravergine d’oliva, pesce anche grasso).
     


UN BUON SANO STILE ALIMENTARE OLTRE LO SVEZZAMENTO, CONSIGLI PER I GENITORI

Mangiare insieme e curate il momento del pasto
Fate in modo che i pasti siano un momento dedicato allo stare insieme tutte le volte che potete, in un ambiente tranquillo, gradevole, conviviale, attorno a una tavola apparecchiata  e senza interferenze come tenere la TV accesa, telefonare, leggere il giornale ecc. Per i piccoli e bellissimo mangiare con i genitori, scambiare emozioni e gustare insieme il pasto. Ciò facilità l’acquisizione di nuove e corrette abitudini alimentari.
E’ opportuno che i pasti avvengano abitualmente a orari regolari.
Non abituare il vostro bambino a mangiare frettolosamente mentre è in movimento; ciò incoraggiare l’abitudine a mangiare fuori posto e può interferire con l’apprendimento della capacità di riconoscere lo stimolo della fame e della sazietà.
Valorizzate e mantenete nel tempo il rituale di consumare insieme una ricca colazione
 - Privilegiate il consumo di latte o yogurt (intero da 1 a 3 anni, poi parzialmente scemato) cereali meglio se          integrali. Frutta fresca di stagione e/o secca oleosa, miele.
Fate la spesa “intelligente” insieme con il bambino, preferendo cibi freschi e di stagione prodotti con   tecniche rispettose dell’ambente. Preferite, ad esempio, i prodotti tutelati del marchio biologico, Dop, lgp.
Offritegli una varietà di alimenti salutari, presentati in maniera accattivante e, soprattutto, date l’esempio personale nel mangiarli voi stessi.
  Ad esempio: consumate ogni giorno verdure e frutta  fresche di colore diversi (giallo, arancio, verde, rosso)   nei pasti principali e negli spuntini; pesce e legumi più volte alla settimana.
Il tipo di alimenti acquistati, resi accessibili in casa e assunti dai genitori influenza fortemente le scelte alimentari dei bambini.
Non proponete “fuori pasto” ricchi di calorie
  Gli snacks preconfezionati ad alto contenuto di grassi e/o zuccheri (es. patatine fritte, dolciumi vari farciti), ossia ad alto contenuto calorico, predispongono fortemente al sovrappeso e alle possibili alterazioni metaboliche a essa associate (iperglicemia, dislipidemie).
Tali  alimenti forniscono molte calorie senza indurre subito sazietà perché l’evento contenuto in grassi esalta il sapore del cibo, ingannando il palato e i sistemi deputati alla regolazione dell’appetito. Inoltre, la presenza  di zucchero o sale negli alimenti preconfezionati nasconde la percezione del grasso. Il consumo riduce l’appetito all’ora di pranzo o cena.
Scegliete spuntini, o metà mattina e pomeriggio, a base di frutta fresca o yogurt.
Prima di andare a dormire non serve mangiare.
Non incoraggiare il consumo di bevande zuccherate
  Molte indagini nutrizionali mettono in evidenza un eccessivo consumo, già dopo il 2° anno di vita, di  bevande zuccherate (succhi di frutta confezionati, aranciata, the, cola drinks..) che favoriscono fortemente  il rischio di sovrappeso.
E’ importante educazione precocemente i bambini a soddisfare la sete bevende acqua ai pasti.
Coinvolgetelo in operazioni pratiche che riguardano la preparazione dei pasti, nella misura consentita dalla sua età
    Ad esempio: fatevi aiutare ad apparecchiare; inventate insieme combinazione nuove con cibi salutari (pesce, legumi, ortaggi, cereali, frutta). I bambini gradiscono molto che venga loro riconosciuto questo ruolo attivo.

3 commenti:

  1. che bello!!! è scritto dalla mia NUOVA pediatra!! il vecchio manco mi aveva detto dell'esistenza di questo metodo e ho dovuto far da me! quando ho tempo me lo leggo di sicuro!!!

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  2. GRANDIOSO! ho iniziato da due giorni lo svezzamento della mia seconda bimba e già mi sentivo male tra pappe, orari, ecc...questo stile è più consono a me e ai bimbi, è praticamente quello che ho fatto con la mia prima che di pappa non ne ha mai voluto sapere!
    Con lei mi preoccupavo tantissimo all'inizio di questo suo rifiuto, poi ho messo via cremine, omogeneizzati e piatti di plastica e le ho offerto il nostro cibo: profumato, solido e colorato e...buono!

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  3. peccato aver sprecato una bellissima opportunità come questa di far apprezzare la gioia del cibo (vero) alla mia prima bimba... :(
    cmq mi rifarò col fratellino, che settimana prox compirà 6 mesi ;)
    grazie a qst fantastica pediatra e... un consiglio: "contagi" più colleghi possibile!!!
    manu

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