Ostetriche in guerra contro le assistenti “Sono delle abusive”


Parte un esposto del collegio interprovinciale

 di Grazia Longo

  La questione, al di là del possibile risvolto giudiziario, è interessante perché riguarda una nuova figura di assistenti alle donne in gravidanza. Le doula: donne che si propongono come un supporto emotivo e spirituale alle partorienti.
E contro le quali oggi si schierano le ostetriche del Collegio interprovinciale di Torino e Asti. Decise a non essere scalzate dal loro ruolo, le ostetriche hanno presentato in procura un esposto- denuncia per esercizio abusivo della professione medica. Il caso è arrivato sulla scrivania del procuratore Raffaele Guariniello, che si occuperà della questione per valutare se ci sono risvolti di carattere giudiziario. Intanto infiamma la polemica. Da una parte le ostetriche, dall’altra le doula. Ma cerchiamo di delinearne l’attività. Partendo innanzitutto dal termine. Doula deriva dal greco antico e indicava le «schiave domestiche» che, nell’antica Grecia, si occupavano del benessere della padrona e fornivano assistenza anche durante il parto. Ora, come si legge sul sito ufficiale www.mondo-doula.it la doula svolge «una nuova pratica assistenziale ed una nuova professione che parte dall’importanza della relazione tra donne, della cura da donna a donna e da veri e propri movimenti, quali quelli per il parto attivo, per la continuità dell’assistenza, per l’importanza della scelta e della responsabilità da parte della donna che partorisce». Una  prassi comune in gran parte delmondo, dagli Stati Uniti alla vicina Francia. Un riconoscimento sociale sostenuto Anche dall’Opera Munifica Istruzione (Omi in sigla) - che nel 1789 aprì la prima «Scuola di carità» in Piemonte - e attualmente impegnata nella ricerca di nuovi strumenti di azione sociale dedicate alle famiglie. Los corso ottobre l’Omi organizzò un convegno sul tema, ripreso poi nell’esposto delle ostetriche. La responsabile della formazione Omi, Francesca Sisto, ribadisce: «Le doula non si sovrappongono minimamente alle ostetriche: non praticano attività sanitaria, ma danno un supporto di carattere psicologico o pratico che affianca le ostetriche senza confondersi minimamente con loro». E Federica Aicardi, del consiglio nazionale Mondo Doula aggiunge che la moderna doula si propone come «figura professionale in grado di assistere, affiancando l'opera del personale sanitario, la neomamma e il neo papà durante il periodo prenatale e durante il puerperio nelle delicate fasi di avvio al rapporto madre bambino. Ci dispiace per l’esposto ma siamo tranquilli: siamo dalla parte della legge». E ancora: «Ho lavorato come doula 5 anni in California: negli Usa esistono da 30 anni e vengono ritenute una risorsa non una minaccia».

La Stampa, 10 febbraio 2011, pag. 67

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