Educare oggi

Paolo Crepet
Educare oggi (Libro + DVD) 
Edizioni Enea, pagg. 54, Euro 19,90 
 

  IL LIBRO - Non educhiamo più, questo è il problema. Se abbiamo smesso di pensare all'educazione è perché ci siamo illusi che per il futuro non ce ne fosse bisogno, e questo è stato l'errore fondamentale. 
  Forse qualcuno pensa che l'educazione consista nel mandare a scuola i figli. No, educare significa aiutare una giovane generazione a crescere forte, capace di camminare con le proprie gambe, orgogliosa di sé, confidente nel proprio talento. Questa è la grande sfida che dobbiamo affrontare
  UN BRANO – "Un momento antitrauma
  Se nelle nostre città fosse emanato un editto che obbligasse tutti i bambini con meno di dieci anni a portare i i pantaloncini corti sapete cosa vedremmo? Che non c'è più un
bambino con le ginocchia sbucciate. Li abbiamo cresciuti fragili. Un bambino che non si è mai sbucciato le ginocchia è ricattabile. Perché la prima volta che se le sbuccerà avrà quarant'anni.
  Oggi la realtà è molto diversa da quanto sto dicendo.
  Tempo fa mi hanno invitato all'inaugurazione di una scuola elementare. Nel mio mio tuor mi mostrano i diversi spazzi, ma mi illustrano i materiali di prima scelta utilizzati.

  Tra questi vi è un moderno pavimento antitrauma. Io rimango basito.
  Ma perché siamo così cattivi? Perché vogliamo ingannare i bambini? Perché la vita è antitrauma ? Non è prevedibile la caduta? La caduta è una manna dal cielo. Dietro la caduta c'è la possibilità di rialzarsi".
  INDICE DEL LIBRO - 1. Siamo molto preoccupati - 2. L'educazione è la madre di tutti i problemi - 3. Una cultura pedofoba - 4. Un mondo antitrauma - 5. Una piramide capovolta - 6. Capitano, mio capitano...- 7. Autorevolezza e autoritarismo - 8. Abbasso la mediocrità - 9. Impariamo a emozionarli - 10. "Abbiate fame" - 11. Stupiamoli, incantiamoli, meravigliamoli! - 12. Alcuni miti da sfatare - 13. Grandi esempi - 14. Sfidiamo i ragazzi - 15. Ci si può innamorare senza patire? - 16. Perché la mattina li svegliamo? - 17. Marco Polo aveva una mamma? - 18. La legge della reciprocità - 19. Tutto quello che è comodo è stupido - 20. Figli all'ergastolo - 21. Mio padre mi ha rapito - 22. L'arte di educare

   L'AUTORE - Paolo Crepet è nato a Torino il 17 settembre del 1951. Dopo aver acquisito il diploma di maturità, si iscrive all’Università degli Studi di Padova, dove nel 1976 ottiene laurea in Medicina e Chirurgia svolgendo una tesi su un antiepilettico e conseguendo una votazione di 110 e lode. Dopo la laurea è stato per due anni Medico Ricercatore presso un Ospedale psichiatrico di Arezzo. Durante questa esperienza ha vinto una borsa di studio internazionale che gli ha consentito di approfondire i suoi studi nel campo della psichiatria svolgendo ricerche ad Aarhus, Londra, Oxford, Nottingham, Mannheim, Ginevra , Praga,, Chandigar, New Dehli e Agra. Paolo Crepet, iscritto nuovamente all’università, nel 1980 consegue la laurea in Sociologia presso l’Università di Urbino, ottenendo una votazione di 110. Nel 1985 si specializza in Psichiatria all’Università di Padova e da allora svolge la professione di Psichiatria, affiancando a tale attività quella di Docente e di Ricercatore. Crepet nella sua attività si è spesso occupato dei problemi giovanili, di suicidio, dei problemi legati alla disoccupazione e alle varie forme del disagio sociale. Collabora con alcune testate giornalistiche, tra cui Specchio, La Stampa e Anna. Autore di numerosi saggi e articoli scientifici, Paolo Crepet si è anche dedicato alla narrativa. Il primo di Paolo Crepet romanzo è stato pubblicato nel 1997 e si intitola “Solitudini. Memorie d’assenze”.

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