Il pesce fa bene alla memoria.

 Da mito a realtà


Secondo i ricercatori statunitensi mangiare ogni settimana pesce cotto al forno o alla griglia aumenta la memoria e le facoltà cognitive, dimostrando che quello che si riteneva un detto popolare ha invece basi scientifiche

  Da sempre si sente dire che mangiare pesce fa bene alla memoria. E tutto questo grazie alla presenza di fosforo, di cui il pesce sarebbe ricco. Tuttavia, questo effetto non sarebbe mai stato provato del tutto, facendo di questo detto una sorta di luogo comune. Ora, gli scienziati della Facoltà di Medicina
dell’Università di Pittsburgh hanno condotto uno studio in cui si suggerisce che 
il pesce farebbe davvero bene alla memoria, ma non solo: il pesce infatti proteggerebbe anche dal declino cognitivo. E per ottenere questi benefici, basta assumerne una porzione a settimana.

  Potere del fosforo dunque? Secondo gli scienziati i benefici sarebbero invero dovuti ai famosi acidi grassi essenziali Omega-3 che, di fatto, si trovano in buone quantità in alcuni tipi di pesce – ma anche in alcuni oli vegetali, frutta secca e semi oleosi. Per quel che riguarda il pesce, secondo il prof. James T. Becker, principale autore dello studio, per ottenere i
benefici dal consumo di pesce bisogna cuocerlo al forno o alla griglia, ma non friggerlo.

  Gli omega-3 sono, tra gli altri, trovati essere fondamentali per la salute del cervello,  specie se associati a modifiche dello stile di vita che prevedono maggiore esercizio fisico, una riduzione o abbandono del vizio del fumo e una riduzione del peso: tutto questo, combinato insieme, contribuirebbe alla riduzione dei casi di demenza o Alzheimer.

  Lo studio ha evidenziato come le persone che hanno consumato una dieta che comprendeva del pesce cotto al forno o alla griglia (ma non fritto), presentavano delle modifiche a livello cerebrale. Poiché non è stato trovato un rapporto causa/effetto tra i soli livelli di omega-3 e questi cambiamenti del cervello, i ricercatori ritengono che questi vantaggi siano il risultato di una combinazione tra la dieta e lo stile di vita.

  I risultati finali dello studio, pubblicato online sull’American Journal of Preventive Medicine, mostrano dunque che le persone che mangiavano pesce al forno o alla griglia, almeno una volta alla settimana, avevano maggiori volumi di materia grigia cerebrale nelle aree del cervello responsabili della memoria (4,3%), della cognizione (14%) e avevano una maggiore probabilità di avere un livello di istruzione superiore, rispetto a coloro che non mangiano pesce regolarmente. Tuttavia, come detto, non è stata trovata alcuna associazione tra le differenze cerebrali e i livelli ematici di omega-3.

La Stampa, 5 agosto 2014

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