Cibi e bevande zuccherate

 Aumentano il rischio di morte da malattie cardiovascolari

Secondo una ricerca, le calorie extra generate dallo zucchero aggiunto, contenuto in cibi e bevande, sono correlate alle malattie cardiovascolari e alla morte precoce

 
 
  Una nuova ricerca condotta dagli scienziati statunitensi del CDC (Centers for Disease Control and Prevention) di Atlanta ha preso in esame e stimato 
l’associazione tra il consumo di zuccheri aggiunti e le malattie cardiovascolari, o CVD.

  Lo studio, i cui risultati sono stati pubblicati su JAMA Internal Medicine, e condotto dal dott. Quanhe Yang e colleghi del CDC mostra che la percentuale media di calorie giornaliere da aggiunta di zucchero è aumentata
dal 15,7 per cento del periodo 1988-1994 al 16,8 per cento nel periodo da 1999 al 2004 e poi diminuita al 14,9 per cento tra il 2005 e il 2010. Nonostante ciò, il rischio malattia cardiovascolare e
i tassi di morte correlati sono rimasti a livelli preoccupanti.

  Secondo Yang e colleghi le principali fonti di zuccheri nella dieta sono le bevande zuccherate, i dolci a base di cereali (come biscotti, merendine eccetera), bevande alla frutta, dessert di latte e caramelle. Una lattina normale di bibita zuccherata contiene circa 35 g di zucchero (per un totale di circa 140 calorie).
Le stime ricavate dagli scienziati riguardo al maggiore apporto di calorie da consumo di zuccheri aggiunti riportano che la maggioranza degli adulti (il 71,4%) ha assunto il 10 per cento di calorie in più, mentre il 10% degli adulti ha assunto il 25% di calorie in più.

  La correlazione tra rischio di morte per malattie cardiovascolari è dose-dipendente, ossia aumenta con una maggiore percentuale di calorie ricavate dagli zuccheri aggiunti. E, maggiore è il consumo di bevande e alimenti zuccherati, maggiore era il rischio di malattie cardiovascolari. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda l’assunzione di zuccheri aggiunti a meno del 10 per cento, e l’American Heart Association raccomanda di limitare gli zuccheri aggiunti a meno di 100 calorie al giorno per le donne e 150 calorie giornaliere per gli uomini.

  A conclusione dello studio, gli autori raccomandano di attenersi a quelle che sono le linee guida e limitare l’assunzione di calorie da zuccheri aggiunti nella dieta.


la Stampa, 4 febbraio 2014,


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